Liberalizzazioni avviate...lotta alla corruzione accantonata

Da Roxioni
Quel che manca e mancherà a Mario Monti.
Che cosa sta succedendo? Non è difficile capirlo. Chi ha creato l'euro non sapeva bene cosa stesse facendo: ha legato nella stessa moneta Paesi ad alta produttività globale come la Germania ad altri a bassa o bassisima produttività globale come l'Italia (per non parlare della Grecia e di altri Paesi). Venendo a mancare il meccanismo di aggiustmaento naturale delle diverse produttività (la moneta), è successo quello che
oggi viene chiamato il problema finanziario europeo. I subprime americani sono solo stati l'innesco: poteva succedere per altri motivi.
Qual'è stata la scelta dell'Italia e degli altri Paesi? Quella di innalzare la produttività globale anziché mandare a quel paese l'euro -  strada complicata anche se Sarkozy dichiarò a suo tempo che ci volevano solo tre mesi.
Dunque riduzione dei costi globali di funzionamento del Paese.
Tuttavia ci sono diverse strade che è possibile percorrere per raggiungere l'obiettivo, non solo le tasse, non solo le cosiddette liberalizzazioni, non solo le cosiddette semplificazioni... manca un capitolo  importante, e temo che mancherà...
I provvedimenti contro la corruzione non sono nell'agenda di Mario Monti e neppure -  a quanto pare - in quella di Napolitano; e nemmeno  in quella del Parlamento (!). Evidentemente anche per un Governo di tecnici per bene vale il detto: "chi tocca i fili muore".
La corruzione se ricordo bene provoca un danno pari circa alla metà di quello dell'evasione fiscale, ma è pure peggio, perché irrigidisce la concorrenza in un vastissimo ventaglio di settori produttivi (l'Amministrazione pubblica compera praticamente tutto), quindi ingessando anche il tasso di sviluppo di quei settori e le potenzialità di nuova occupazione.
Più che provvedimenti di liberalizzazione, questi di Monti e Napolitano dovrebbero essere provvedimenti di "liberazione"... dai lestofanti beninteso.
Ma sono pessimista. fonte
di Renato Di Lorenzo

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