I 97 articoli confermano il sapore “rivoluzionario” gradito e no, nuove norme sui taxi e sulle farmacie, ma anche sui notai e sulle Srl, su gas e Rcauto, positiva è sicuramente la misura per il credito commerciale alle imprese e i fondi messi a disposizione nei confronti delle amministrazioni statali che avevano insolvenze. Dal Messaggero si apprende che tra le novità introdotte ci sono due articoli relativi alla filiera agroalimentare, le norme consentono l’attivazione di un volume di investimenti nel settore Food e No-Food quantificabili – spiega la relazione tecnica – in 250-300 milioni di euro, l’intervento – viene spiegato – assume carattere di urgenza in considerazione della fase di crisi economica e dell’esigenza di rilancio degli investimenti che, in particolare, il comparto attende da oltre tre anni.
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Ma questa norma viene accompagnata anche da una disciplina sulle «relazioni commerciali in materia di cessioni di prodotti agricoli e agroalimentari» che servono a limitare pratiche commerciali sleali che, vista la crisi, rischierebbero di ampliarsi nei prossimi mesi. Un articolo poi prevede uno sgravio per le società a prevalente capitale pubblico che gestiscono acqua, energia, teleriscaldamento e servizi di smaltimento e depurazione. Confermata pure la volontà di sterilizzare l’effetto degli aumenti dei carburanti per il settore degli autotrasporti.
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