Cominciamo bene. Se per liberalizzare – che di per sé sta a significare meno restrizioni, meno burocrazia, meno orpelli legali che imbavagliano chi fa impresa – il governo produce un malloppo da 107 pagine composto da 44 articoli stiamo freschi. Ed è solo una bozza, che pure – nel nome della “concertazione” – dovrà essere sottoposta e discussa alle corporazioni tutte.
6) Perché si sono cancellate, con un colpo di spugna, le milioni di multe che hanno preso i partiti per le affissioni selvagge?
In uno Stato di Diritto non può esistere, a meno che loro non cancellino le milioni di multe che Equitalia, in nome e per conto di uno Stato oppressore, ci ha notificato; vorrei chiedere una cosa a Monti, dove è l’equità, tanto sbandierata in questa manovra?
7) Carceri affidate ai privati, con la partecipazione obbligatoria delle banche. La mafia ringrazia: finalmente potranno gestirsi le carceri da soli.
In soldoni, è fatto obbligo di far partecipare le banche alla spartizione della torta. Torta di denaro pubblico, perché è sempre lo Stato che paga
Io avrei affidato all’Antitrust ed all’Agcom, la decisioni di comminare le sanzioni, a carico di Società che si macchiano di pubblicità ingannevole, mancata trasparenza, in una misura del 50% del loro fatturato. In questa maniera si scoraggiavano tante manovre fatte, per esempio, dalle compagnie telefoniche che a causa del loro operato, guadagnano illegalmente milioni di euro, ben sapendo di venire multate con sanzioni irrisorie.
Ora, se liberalizzare è sinonimo di lasciar fare, Monti ha perso un’altra occasione per disincrostare un paese ingessato e in caduta libera, che si regge sulla corruzione, sul favoritismo, sulle peggio “lobby” e sul mercantilismo tanto caro a Confindustria.Ayn Rand, grandissima romanziera americana, scriveva che “quando vedete che per produrre avete bisogno di un permesso da chi non produce, quando vi rendete conto che il denaro si dirige verso chi sa gestire rapporti politici e non verso chi commercia, quando vedete che gli uomini diventano più ricchi rubando e costringendo piuttosto che lavorando e che le leggi proteggono loro da voi e non voi da loro, allora capirete che la società è condannata”.