LIBERATO DALLA SCHIAVITU’
Mi chiamo Lello, sono di Napoli. A 17 anni sono diventato schiavo della droga, prima di quelle leggere e poi di quelle pesanti, distruggendo così la mia gioventù, ingannato dalla ricerca di una pace non vera, scappando dalle mia responsabilità. In un primo tempo sembrava tutto bello, ma poi ogni cosa risultò essere un’illusione, un inganno; quando finiva l’effetto della droga ero distrutto. Ero diventato come un barbone, avevo distrutto la mia vita e quella della mia famiglia facendo soffrire mia madre e mio padre. Anche i miei tre fratelli erano schiavi della droga. Tra loro, Enzo arrivò a perdere la vita per overdose di eroina. Vi lascio immaginare la sofferenza della mia famiglia! Un giorno chi mi forniva l’eroina scopri che lo derubavo di una parte della droga; nacque una forte lite in cui alzai le mani e lo picchia; avevo toccato il fondo. Poco dopo venne a cercarmi con degli amici con le pistole in pugno; mi riempirono di botte lasciandomi a terra mezzo morto. Uno diceva all’altro: “Sparagli! Sparagli!” ma qualcosa li mise in fuga. A casa, per le mie pessime condizioni, mio padre cominciò a litigare con mia madre. Io le dissi di prepararmi la valigia perché me ne sarei andato per non tornare più. Volevo smettere di drogarmi! Uscii di casa con la mia valigia e chiesi aiuto a molti, ma le persone a me più care mi abbandonarono, proprio nel momento del bisogno. Mi venne in mente una donna che da anni mi parlava di Gesù, così corsi al suo negozio per chiederle aiuto. Aveva amicizie in diversi ospedali, le chiesi se poteva aiutarmi a liberarmi dalla droga e da quelli che volevano uccidermi. Lei mandò a chiamare un giovane infermiere credente dell’ospedale del mio quartiere, e a lui raccontai il mio desiderio di disintossicarmi. Mi disse che avrebbe parlato con un medico, ma la risposta non fu positiva. Quel giovane infermiere pregò Dio per me, con tutto il cuore. Mi portò a casa sua. Chi avrebbe mai portato a casa sua un delinquente? Solo colui al quale Dio ha detto di farlo! Questo caro infermiere radunò a casa sua un gruppo di giovani credenti che pregarono e piansero davanti a Dio, intercedendo per me. Esterrefatto, io li guardavo e pensavo: “Questi sono matti!” Stavo molto male, ero in di astinenza e volevo scappare via di lì. Pensavo che mi avrebbero aiutato con dei farmaci, ma mi invitarono semplicemente a pregare. Io non L’avevo mai fatto in vita mia, poi pensai alla sofferenza della mia famiglia, alla schiavitù dei altri miei fratelli… ero stanco di vivere così! Fu allora che, mentre quegli sconosciuti pregavano per me, sentii anch’io il bisogno di inginocchiarmi e gridare a Dio: “Se esisti veramente, abbi pietà di me, perdona tutti i miei peccati!”. Avvertii dentro di me una presenza indescrivibile, quella del Signore, che non avevo mai provato prima. Avvertivo il Suo amore, provavo la Sua pace, sentivo la Sua gioia dentro di me! E piansi di un pianto che non riuscivo a frenare; non avvertivo più la crisi di astinenza, la sporcizia del peccato veniva portata via mentre Dio entrava con il Suo potente amore. Da quel momento tutto è cambiato: sono letteralmente rinato! Nel corso dei giorni trascorsi in quella casa non avvertivo più il bisogno di rubare, né quello di drogarmi; una nuova vita era iniziata in me. Ebbi poi opportunità di entrare in un centro evangelico di recupero a Castellammare di Stabia (NA). In quel luogo, grazie alla preghiera, allo studio della Parola di Dio e all’aiuto dei fratelli responsabili, sono cresciuto come credente e come uomo. Il Signore che mi aveva savato stava riempiendo sempre più la mia vita, fino a battezzarmi nello Spirito Santo. La mia esperienza con Gesù è stata così forte e personale che ho subito cominciato a parlarne alla mia famiglia. Tutti si meravigliavano nel vedermi felice e gioioso mentre parlavo di Gesù, qualcuno addirittura mi prendeva per matto. Effettivamente le parole che udivano uscivano dalla bocca di uno che era stato spacciatore, ladro, con anni di carcere alle spalle… ma tutte queste cose sono passate, non son più lo stesso di un tempo! Ora mi sono sposato e ho due bellissimi figli. Sono ventisette anni che Dio ha salvato me e la mia famiglia. Da questa esperienza ho imparato che Dio può risolvere ogni tipo di problema e non c’è nulla che il Signore non possa fare! Ancora oggi in ogni mio bisogno non confido in me stesso, ma mi rivolgo all’unico Salvatore della mia vita. Voglio rivolgermi a te che stai leggendo questa mia testimonianza per incoraggiarti a credere in Gesù Cristo che è vivo, e che può entrare anche nella tua vita come ha fatto per me. Dio è spirito, non puoi vederLo fisicamente, ma se rivolgerai una semplice preghiera dal tuo cuore, Egli potrà compiere un miracolo anche in te, anche se i tuoi problemi forse sono essere diversi dai miei. by Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia