“libere idee”: intervista con Helene Battaglia, 11 maggio 2015;

Creato il 11 maggio 2015 da Dan76

“LIBERE IDEE” interviste

Intervista con HELENE BATTAGLIA

Ho scoperto da poco la scrittrice e giornalista Hélène Battaglia e ho letto la sua duologia “appuntamento al Ritz” e “una promessa di felicità” e ho subito pensato che questa scrittrice abbia un grande intuito narrativo. Ho deciso così di farla conoscere anche ai lettori di “LIBERE IDEE” e di intervistarla.

  • Benvenuta Hélène e grazie per aver accettato il mio invito; complimenti per la tua duologia edita da BALDINI&CASTOLDI e raccontami il tuo background lavorativo e culturale

Grazie a te cara di dedicarmi quest’intervista. Raccontarsi é sempre complesso. Per farla breve: sono italo-francese nata nella verde e emblematica Bretagna di fronte all’Inghilterra. Sono vissuta in Provenza e sulla Costa Azzurra dove sono tornata da qualche anno dopo una lunga sosta milanese di 10 anni. Inoltre ho avuto la fortuna di vivere per alcuni mesi in ex Germania dell’Est, nella cittadina di Weimar, capitale culturale europea 1999. Un’esperienza che sicuramente mi ha fatto crescere a contatto con una realtà decisamente diversa dalla mia. Qualche anno fa, per amore, mi sono trasferita in Svizzera tedesca vicino a Zurigo. Vi ho vissuto un anno meraviglioso nel countryside. Al livello professionale,nasco come giornalista di moda in lingua francese. Poi essendo bilingue ho iniziato a scrivere per importanti testate italiane cartacee (Business People, Mark Up, Panorama Economy, Fashion magazine) e online (menstyle.it) di argomenti vari: marketing, economia, viaggi, costume & società. Per diversi anni ho coperto la fashion week milanese per il prestigioso sito francese ELLE.fr. E’ stata un’esperienza favolosa anche quella. Grazie ad un Master in Ufficio stampa & Media relations  conseguito presso la Business School Il sole 24 ore sono stata per circa 3 anni PR manager nel settore del lusso. Nel luglio del 2012 ho esordito come scrittrice con il prequel “Appuntamento al Ritz”. Sono stata fortunata perché il romanzo é stato uno dei bestseller rosa di quell’estate. Poi é arrivato l’atteso sequel “Una promessa di felicità” nel novembre del 2013. In più della scrittura, continuo a lavorare come fashion editor e forte del successo commerciale della mia capsule collection artistica di t-shirt London Ink by Hélène Battaglia ho qualche nuovo progetto stilistico nella moda nel cassetto. J

2)Sei una scrittrice e persona molto interessante quale è allora la tua fonte di ispirazione per il

Tuo modo di scrivere?

Ti ringrazio per il complimento. Non penso ci sia una fonte di ispirazione unica. Nei miei romanzi c’é molto di me. Tanto. Detto questo non sono la mia eroina HOPE. Ci assomigliamo molto sia emotivamente che fisicamente. Molte sue avventure sono direttamente ispirate alla mia vita personale. Ho la fortuna di avere anche tanta fantasia e, cio’, fin da bambina. Mi piacevano tanto le fiabe che narravano di principesse e dei loro principi azzurri. Cio’ che mi rende felice oggi é di riuscire , a mia volta, a fare sognare ad occhi aperti migliaià di ragazze romantiche come me.

3)ho trovato entrambi i due tuoi romanzi di una freschezza narrativa non comune, mi dici quale

è il messaggio che intendi far passare nei tuoi romanzi del genere “chick lit”?

Ti ringrazio nuovamente per il complimento. J. Il mio intento é quello di regalare a chi mi legge qualche ora di evasione e di spensieratezza. Ma non solo: voglio augurarmi che i miei romanzi possano perfino diventare spunti per riflettere sulla vita in genere. Occasioni per crescere e guardarsi dentro. Un personaggio ben quadrato puo’ arrivare dritto al cuore di un lettore e cambiare la sua vita. In questo spero che HOPE ed i suoi valori possano aver ispirato alcune delle mie lettrici.

4) Una bellissima “libera idea” è stata quella di creare un gruppo chiamato “hopegirls” per

raggruppare tutte le ammiratrici di Hope, la protagonista della duologia. Cosa rappresenta

Hope per le donne?

Mi é piaciuta l’idea di dare una specie di nomignolo alle mie numerose lettrici. In quanto fan della mia spumeggiante HOPE, mi é venuto spontaneo chiamarle le HOPEgirls. E’ una cosa carina tra di noi. Niente di ufficiale. La mia HOPE vuole rappresentare un nuovo modello vincente di femminilità. Personalmente non mi piace il modello attuale. Quella bellezza artificiale e volgare che ha invaso le copertine, quanto la odio. All’immagine di HOPE sono per vere donne, uniche, chic in ogni occasione, decise, romantiche, generose, colte e non pronte a tutto per riuscire. Delle Audrey Hepburn del terzo millennio insomma. Darsi da fare per realizzare i propri sogni é indispensabile ma rinunciare ad essere se stesse,  mai. Ognuna é bella a modo suo. Ciascuna deve solo trovare il modo di realizzarsi: personalmente e professionalmente. Il genere rosa non é solo leggerezza e spensieratezza, é anche l’opportunità per noi scrittrici di trasmettere valori importanti e scrivere di argomenti seri della vita quotidiana.

5) A cosa stai lavorando ora? Svelaci solo qual cosina per incuriosire tutte le tue lettrici.

In questo periodo ho in mente un nuovo romanzo. Ho qualche appunto interessante. Mi ci mettero’ alquanto prima. Nell’ultimo anno e mezzo, non ho perso tempo. Ho sfornato una commedia romantica e un romanzo storico-sentimentale. Sono in mano alla mia agente. La commedia romantica mi auguro esca entro fine anno. Mi sono divertita molto a scriverla. E’ molto fresca, divertente e frizzante all’insegna della duologia. Sono sicura che la mia nuova eroina saprà conquistare il cuore delle HOPEgirls.

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Ringrazio Hélène Battaglia per la simpatia e la comunicativa che trasmette e invito tutti a leggere

la duologia.

DANIELA MEROLA



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