Libero Breaking News

Da Kobayashi @K0bayashi

Non c’è dubbio su quale sia la notizia del giorno. Il corpo senza vita di Vittorio Arrigoni, volontario e attivista italiano per i diritti umani rapito ieri mattina da un gruppo salafita ultra-estremista a Gaza City, è stato trovato nella notte tra giovedì e venerdì in un appartamento della città: sarebbe stato ucciso qualche ora prima del previsto blitz delle forze di sicurezza di Hamas, che dal video diffuso in rete erano riuscite a risalire a uno dei responsabili del rapimento e a individuare il luogo della sua detenzione, senza che fosse rispettato l’iniziale ultimatum di 30 ore concesso dai terroristi.

Questa mattina, cercando su Google informazioni su argomenti assolutamente non correlati a quanto accaduto nella Striscia di Gaza, sono risalito fino al link di un articolo che il motore di ricerca attribuiva (correttamente) alla versione online del quotidiano Libero. Cliccando sul collegamento ipertestuale, tuttavia, la visualizzazione del pezzo è stata subito interrotta da una sorta di pop-up in stile breaking news che tratteggiava a grandi linee (come si vede dallo screenshot: testata del quotidiano, titolo, sommario, foto e didascalia) la notizia della morte di Arrigoni, rimandando l’utente alla lettura dell’articolo completo attraverso un grosso pulsante “Leggi Tutto” – sotto al quale, tra l’altro, campeggiava una vistosa pubblicità poco contestuale e ancor meno opportuna.


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