Soffermandomi in particolare sui testi.
L'autore Richard (Riccardo) Cocciante:
Per quanto noi italiani lo sentiamo come nostro, teatralmente parlando, è un autore che si ricollega al fiorente filone (benché da noi sconosciuto) delle Comédies Musicales francesi; Notre Dame de Paris è infatti in tutto e per tutto uno spettacolo di stampo Francese,e scritto PER i francesi, sottintendendo molte parti della trama.
Le messinscena a confronto.
Per farvi un'idea di cio' di cui sto parlando, qui potete vedere i video di entrambe le edizioni:
Fra http://www.youtube.com/watch?v=r7vN2RL0te4
Ita http://www.youtube.com/watch?v=yaXxpDQrPek
Come nelle pellicole di bassa qualità, per distrarre lo spettatore da una trama insipida si utilizzano gli effetti speciali; così negli spettacoli si cerca di stordire lo spettatore con la bellezza dei particolari, così che non possa prestare troppa attenzione alla drammaturgia in sé.
Confrontando le edizioni si puo' vedere come l'edizione francese sia molto piu' " semplice", mentre nell'edizione italiana tutto sia molto piu' curato e spettacolare:
Interpreti scelti anche nell'aspetto, perfettamente entrati nel ruolo, costumi piu' curati, scenografie maestose, un esercito di ballerini dappertutto: tutto cio' per "far funzionare" uno spettacolo i cui testi (spesso rozzi) non stanno nemmeno sulla musica.
Se avesse avuto la stessa messinscena francese, forse sarebbe stato un fiasco.
Uno spettacolo teatrale non dovrebbe contare sulle scenografile, ma dovrebbe reggersi sulla musica e sul testo, così da poter funzionare in ogni condizione: dal teatrino di provincia all'arena gigantesca.
I parolieri:
Luc Plamondon:
Da buon conoscitore della scena francese, Cocciante, affidò i testi del suo spettacolo al celeberrimo paroliere canadese Luc Plamodon (praticamente il Mogol francese).
Già autore negli anni '80 della famossima Comédie, la prima interamente musicale, Monopolis [Tradotto col titolo di Starmania da Tim Rice in inglese].
In originale NDP, dunque, presenta dei testi, ben rifiniti, rimati e strutturati, con una buona metrica e decisamente ascoltabili.
La traduzione delle liriche in italiano, probabilmente piu' per questioni di amicizia che di vero talento, viene affidata a
Pasquale Panella: ma chi è costui?
Nelle biografie viene definito "paroliere di Battisti", in realtà è stato il paroliere del Battisti "peggiore" e presto dimenticato, poiché i suoi testi risultavano spesso troppo metafisici, e dunque non venivano compresi e apprezzati.
Se però In una canzonetta un testo metafisico "alla Battiato" si puo' accettare, in un testo teatrale no; in teatro la musica deve coinvolgere subito: è necessario che sia gli interpreti, sia gli spettatori si riconoscano nel testo stesso (operando la catarsi di aristotelica memoria), altrimenti i cantanti, pur bravi, si straniano e gli spettatori si annoiano.
Sinceramente mi dà ai nervi quando viene intervistato e pieno di sé, dice di non aver "tradotto" i testi, ma averli "riscritti"...
A mio parere se NDP si salva è proprio grazie a quel poco poesia che filtra da un ottimo originale:
E' proprio grazie al fatto di non potersi distaccare troppo dall' originale a far mantenere a NDP un minimo di senso, di sonorità e dolcezza; dato che quando i testi li scrive di suo pugno (Giulietta e Romeo) forse riesce a fare pure peggio. :-)
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Ritenete che Pasquale Panella come traduttore di Notre Dame de Paris di Cocciante sia stato all altezza del compito affidatogli?