“Libertador”, un biopic di Alberto Arvelo Mendoza sulla vita del generale Simón Bolívar

Creato il 05 maggio 2015 da Alessiamocci

Il mito di Simón Bolívar rivive e con lui le gesta del generale che contribuì alla liberazione di parte del Sud America dalla dominazione spagnola. Un film in cui emerge il sogno, di inizi ’800, di un’ America Latina unita. Il Maestro Dudamel firma la sua prima colonna sonora.

Rappresenta certamente uno degli uomini più emblematici e riconosciuti del Sud America il generale Simón Bolívar (1783-1830), paragonabile, per intenderci, al valore politico, patriottico e culturale che figure come Garibaldi o Verdi rappresentarono per l’unificazione dell’Italia.

Simón Bolívar in Sud America ha combattuto oltre 100 battaglie contro l’impero spagnolo, la sua campagna militare ha coperto due volte il territorio conquistato da Alessandro Magno”.

Quella del “Libertador” – così veniva chiamato il patriota e rivoluzionario venezuelano - è stata una campagna unica che ha cambiato un popolo e trasformato il destino di un intero continente, lasciando ai posteri il ricordo di un uomo entrato nella leggenda.

Emerge, nella pellicola, l’importanza che i sentimenti rivestono per il protagonista (Edgar Ramirez), spinto tanto nella vita privata quanto in quella pubblica, da emozioni vissute profondamente e ideali inseguiti ad ogni costo.

Se ardua e complicata risulta l’idea di poter far rivivere le gesta di Bolívar in appena due ore di pellicola, altrettanto concreto è l’effetto di risonanza che una figura in realtà poco conosciuta può avere sul grande pubblico.

Imponente coproduzione venezuelano-spagnola, il film fa rivivere, grazie al carisma dell’attore protagonista, le battaglie combattute per l’indipendenza di Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia dopo 300 anni di dominazione spagnola.

La vita di  Bolívar viene resa al pubblico secondo quello che è l’ideale rimasto vivo ancora oggi in molti stati latinoamericani, in cui il Libertador è considerato, in particolare in Venezuela, un eroe per aver contribuito in maniera determinante ad aver inculcato nei nativi del Sud America l’idea di combattere uniti affinché si arrivasse a una sovranità autonoma e indipendente dal dominio del Vecchio Continente.

Ideali  a grandi linee ben esplorati dal regista Alberto Arvelo Mendoza, che esalta in particolare l’evoluzione e la crescita del protagonista nel corso degli anni. Seppur legati a un racconto biografico incompleto – troppi gli avvenimenti, i combattimenti e le battaglie di cui si farà portavoce Libertador – gli avvenimenti sul finale diventano torbidi, ammantati di un mistero che scoraggia un racconto assolutamente certo delle reali motivazioni che porteranno alla morte di Simón Bolívar, datata 1830.

Per la prima volta la colonna sonora di un film viene affidata al Maestro Gustavo Dudamel, superstar venezuelana attualmente impegnata a Los Angeles con la LA Philharmonic, che ne registra le musiche con la Simón Bolívar Symphony Orchestra of Venezuela.

La pellicola, uscita in Venezuela e negli Stati Uniti nel 2014, è in lingua spagnola, con dialoghi in francese e inglese. Il film è diretto dal regista Alberto Arvelo Mendoza, scritto da Timothy Sexton e interpretato da Edgar Ramírez, María Valverde, Danny Huston, Imanol Arias e Gary Lewis.

Written by Irma Silletti


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