Liberté, Égalité, Fraternité…Déportés

Creato il 14 settembre 2010 da Paz83

foto: flickr

Qualche giorno fa alla festa del PD di Modena c’erano alcuni ragazzini, Rom (o zingari, le definizioni si sprecano, ma restano pur sempre ragazzini) che giocavano con dei palloncini gonfiabili, quelli che hanno l’elastico e te stai li con la mano a farlo rimbalzare avanti e indietro. Dovevano avere età comprese tra i 6 e i 12 anni, non di più. Poco più in la c’era la madre, beveva una coca-cola. Erano li come qualsiasi altra famiglia normalissima. In un mondo normale nessuno ci avrebbe fatto caso. Mi è venuto però in mente un articolo di Antonio Tabucchi scritto per Le Monde Magazine (e che io avevo letto proprio quel pomeriggio su Internazionale). Tabucchi riprendeva una osservazione di George Mosse (storico contemporaneo del Razzismo) che diceva che

“il Razzismo tende a diventare il punto di vista della maggioranza. E che la Maggioranza tende a eliminare naturalmente la minoranza…”

poi Tabucchi continua

“perché (e qui sta il salto logico constatabile oggi in Francia e in Italia) il razzismo fa credere che criminali si nasce, non si diventa. Si è criminali se si appartiene ad una determinata etnia, indipendentemente dal delitto che si può commettere. Rientrare in quella categoria è già un delitto”.

Ho pensato che siamo nel 2010 e all’interno della comunità europea, e che esiste una carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea  che ci dice che i cittadini facenti parte della comunità hanno i medesimi diritti, a prescindere dallo stato sociale, dal credo religioso, dalla lingua o dall’etnia. Un esempio pratico di quanto citato sopra lo si può ripescare andando banalmente indietro di qualche mese, nel periodo in cui balzarono agli onori della cronaca i misfatti, in parte veri in parte presunti, di alcuni cittadini Romeni residenti in Italia. Improvvisamente tutti i Romeni in Italia erano diventati criminali a prescindere, per il semplice fatto di essere nati e provenire dalla Romania. E’ un po’ come se la Germania, e i tedeschi, dopo i fatti di Duisburg avessero deciso che tutti gli Italiani erano criminali sanguinari, mafiosi, e avessero deciso di espellerli tutti al di fuori dei confini tedeschi. La Francia ci stava provando con i Rom, ma poi l’Unione Europea, che fino ad oggi, per la cronaca, ha sempre chiuso gli occhi su questa cosa, perché prima della Francia altri paesi hanno fatto uguale, si è finalmente svegliata dal torpore.

Sempre nell’articolo, Tabucchi riprende quella nuova legge del governo Berlusconi che

“considera ontologicamente criminali coloro che vivono in Italia senza documenti. Non si finisce in galera perché si è commesso un crimine, come vorrebbe il codice penale in un paese democratico, ma per un “meta-crimine”, cioè perché non si è uguali a tutti gli altri.”

A quel punto guardavo quei ragazzini che stavano li a far rimbalzare il loro palloncino nella sera dalla temperatura ancora gradevole e mi sono messo a ridere. Ho pensato che, potenzialmente, mi trovavo davanti a dei pericolosi “meta-criminali”, che se non oggi sicuramente domani avrebbero potuto delinquere. Avrei dovuto chiedere se avevano i documenti, o meglio, da “bravo cittadino” avrei dovuto avvertire i poliziotti all’ingresso della festa e chiedere di verificare l’effettivo possesso dei documenti da parte di quella famiglia, anzi, magari avrei addirittura dovuto chiedere che venissero prese le impronte digitali ai ragazzini, la prevenzione innanzi tutto. Ma questo è il bravo cittadino che probabilmente piace a quei signori che hanno creato la maggioranza (quella dei muri di cinta e dei roghi ai campi abusivi) di cui parla Mosse, e che oggi fanno le leggi (e che sovente non le rispettano), e che di “meta” non hanno nulla, in quanto a criminali invece qualche dubbio consistente c’è. Alla fine ho pensato che non mi piaceva essere quel tipo di “bravo cittadino”. Preferisco essere un cattivo cittadino piuttosto che un “bravo cittadino” buono per la tosatura sotto elezione.

ps: dalla carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea:

Capitolo Uguaglianza.

Articolo 21

Non discriminazione

1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.

2. Nell’ambito d’applicazione del trattato che istituisce la Comunità europea e del trattato sull’Unione europea è vietata qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza, fatte salve le disposizioni particolari contenute nei trattati stessi.

Capitolo Cittadinanza

Articolo 45

Libertà di circolazione e di soggiorno

1. Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.

2. La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente al trattato che istituisce la Comunità europea, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.


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