Libia 2012

Creato il 22 febbraio 2012 da Tnepd

Se lo dice lui…

“Credo che soprattutto sulla Libia vada detto con grande sincerità che la chiusura di questa operazione non è certamente un modello che possiamo esportare. Siamo partiti, infatti, dicendo che dovevamo difendere i civili; alla fine, nelle città difese dalle tribù dei Warfalla, abbiamo sparato proprio sui civili che abbiamo fatto passare per miliziani di Gheddafi.
Ma è ancora più grave quello che sta avvenendo oggi in Libia, e che non viene denunciato dal Governo italiano ma da alcune agenzie, come Amnesty International: la tortura è praticata normalmente; l’ex ambasciatore libico a Parigi (dell’amministrazione di Gheddafi certamente) è morto in carcere sotto tortura come denunciato da Amnesty International); non c’è un Governo; contrariamente alle tante voci non esiste nessuna Primavera araba; ci sono milizie tribali che si contendono il controllo del territorio, come era normale immaginare per chi in Libia non fosse andato a fare solo il turista in città come Leptis Magna e Sabratha.
(..)
Non credo si voglia operare in un contesto nel quale la tortura è applicata normalmente e dove avere la pelle nera è un fatto criminogeno per il quale si viene arrestati, anche perché questi soggetti vengono fatti passare per miliziani di Gheddafi”.


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