Libia: ecco i Tornado italiani

Creato il 21 marzo 2011 da Alex
Sono "Tornado Ecr" i velivoli italiani decollati dalla base di Trapani alla volta della Libia. Schierati in questi giorni in Sicilia, i velivoli appartengono al 50° Stormo di Piacenza. Nella sua versione Ecr, il Tornado è equipaggiato con dispositivi per la guerra elettronica ed è specializzato nella soppressione delle difese aeree e delle postazioni radar avversarie mediante l'impiego di missili aria-superficie Agm-88 Harm (High-speed Anti Radiation Missile).
Il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacitá 'ognitempò che l'Aeronautica Militare ha acquisito a partire dal 1982. Tramontato il rischio di un confronto militare globale, la probabilitá di utilizzare un velivolo come il Tornado, la cui efficacia è stata accresciuta dall'acquisizione di sistemi d'arma d'avanguardia, riguarda essenzialmente le cosiddette «operazioni di risposta alle crisi», vale a dire gli interventi nelle fasi più virulente di un confronto militare con lo scopo di attivare il processo di progressiva stabilizzazione e di svolgere azione di deterrenza. Nella versione standard Ids, in dotazione al 6° Stormo di Ghedi e al 36° Stormo di Gioia del Colle, il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. L'apertura alare del Tornado varia da 8,60 metri a 13,91 metri. Lungo 16,7 metri, il Tornado è spinto da un impianto propulsivo composto da due turbofan Turbo Union RB-199 Mk-103 da 7260 kg/s. La velocitá massima a bassa quota è di circa 1480 km/h (1,2 mach) L'armamento è composto da 2 cannoni cal. 27 mm, fino a 9.000 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, pod da ricognizione e designazione bersagli, missili aria-aria AIM-9L Sidewinder.

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