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Libia. Liberati i pozzi petroliferi nel sud; riprende l’attività estrattiva

Creato il 13 maggio 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

pozzo_al_wafadi Giacomo Dolzani

Sono stati liberati gli importanti campi petroliferi di al-Sharara, al-Fil e al-Wafa, situati nel deserto della Libia sud-occidentale; a dare la notizia alla stampa è Mohammed al-Harari, portavoce della compagnia petrolifera nazionale libica Noc (National Oil Corporation), aggiungendo che i pozzi sono stati già resi operativi.
Questi impianti, di proprietà di varie compagnie (Repsol, Eni, Gazprom, Noc, Mellitah) convogliano il greggio ed il gas naturale prodotti nell’oleodotto di Mellitah, che li conduce fino al porto di al-Zawiya, città costiera situata in prossimità del confine tunisino, negli scorsi mesi sono stati spesso al centro di scontri tra forze di sicurezza e miliziani armati.
Questi appartengono a tribù ostili al governo di Tripoli, e sono riusciti a porre questi impianti sotto il loro controllo, fatto che ha causato l’interruzione della produzione e la conseguente preoccupazione dei governi europei, il cui sostentamento energetico dipende in gran parte dagli idrocarburi provenienti dall’Africa, soprattutto ora che la crisi ucraina ha messo a rischio le forniture di gas dalla Russia.
La capacità estrattiva dei pozzi interessati è infatti notevole, il complesso di al-Wafa produce 38mila barili di greggio, 13milioni di metri cubi di gas e 23mila barili di gas liquido al giorno [1], da quello di al-Fil si ricavano quotidianamente 125mila barili di petrolio[2] mentre nel campo di al-Sharara, proprietà della spagnola Repsol, si arriva a 300mila[3], per una portata complessiva di circa 465mila barili di greggio al giorno che fluisce verso il Mediterraneo, per arrivare nel Vecchio Continente.

[1]http://www.bloomberg.com/news/2013-09-30/libya-protesters-shut-wafa-oil-field-reducing-supply-for-export.html
[2]http://en.wikipedia.org/wiki/Elephant_Field
[3]http://en.wikipedia.org/wiki/El_Sharara_oil_field

in foto: l’impianto di al-Wafa

da Notizie Geopolitiche



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