L’imbarcazione – come ricostruisce stamani il Giornale di Sicilia in un servizio pubblicato sull’edizione di Trapani – è stata fermata per compiere accertamenti dalla motovedetta libica. Poi è stata scortata per circa due ore fino alla banchina militare di Tripoli. La Farnesina si è messa in contatto con la diplomazia libica per dirimere la questione. “Mi auguro che questo ennesimo sequestro – dice Nicola Cristaldi, sindaco di Mazara del Vallo e deputato alla Camera – convinca le autorità italiane e quelle libiche che è necessario istituire un tavolo comune nel quale si stabiliscano le regole per lo sfruttamento delle risorse ittiche anche al fine di migliorare i rapporti bilaterali ed assicurare il benessere alle popolazioni rivierasche”. Il vecchio regime libico aveva esteso il controllo sulle acque territoriali fino a 72 miglia dalla costa contravvenendo al diritto di navigazione che prevede la nazionalità delle coste soltanto per 12 miglia marine.
Salgono di numero di nostri connazionali in mano a sequestratori: ad oggi sono 20, l’ultima rapita è la giovane Rossella Urru la cooperante del Cisp.