Libri addio, un problema di parità

 Libri addio, un problema di parità 
Non poter più sfogliare libri e quaderni tradizionali è una grave privazione sensoriale, culturale ed è la mancanza di pari opportunità. Sì, perché il bambino che non scrive con la penna diventa sempre più dipendente dal mezzo e con la nuovissima tecnologia super digitale la sua mano diventa pericolosamente tutt’uno con il computer. I giovanissimi e i giovani sono così deprivati di un fondamentale approccio alla realtà: anche questo è mancanza di Paritismo. Noi “anziani” in ciò siamo stati più fortunati avendo la possibilità di fare esperienze significative con entrambi. Maria Giovanna Farina
Riflessione di Gina Didato http://www.flickr.com/photos/ginadi/Ho letto che vogliono eliminare i libri dalle scuole  e far utilizzare solo PC, i nuovi ipad ma sarà per modernizzare davvero le scuole o per vendere oggetti aggeggi super tecnologici oggi che tra un anno saranno già sorpassati e che quindi occorrerà cambiare in continuazione? Ci sarà lavoro per i tecnici informatici, per chi produce e per chi vende tecnologia, nuovi posti di lavoro quindi ben venga la tecnologia, l’era moderna. A me piaceva sottolineare i libri, magari con colori diversi evidenziare  i vari paragrafi, fare commenti o cuoricini tra le pagine, prendere appunti negli spazi bianchi mentre seguivo le lezioni degli insegnanti, fare le orecchie ai fogli,  tenere il dito sulla riga per non perdere il filo, oppure perdersi mentre si disegnava a margine o si scriveva ciò che passava per la mente anziché ascoltare gli insegnanti…Toglieranno davvero questo piacere alle nuove future generazioni?Toglieranno davvero il piacere di pasticciare i libri, di sfogliarli, di sentire la carta tra le mani, di portare il peso della cultura sulle spalle?Credo che i giovani saranno ben contenti di avere “aggeggi elettronici” tra le mani anziché carta, oramai i nuovi bambini nascono con la tecnologia in mano e i genitori non avranno più da lamentarsi per le cartelle pesanti.