Chi ha riportato Doruntina?, Kadaré Ismail, Tea.
La trama. Molti anni sono trascorsi da quando Dorutina, l’ultima nata della grande nobile famiglia Vranaj, se ne andò in sposa a un giovane boemo, lontana dalla sua terra, a patto che, ogni volta che sua madre avesse voluto rivederla, suo fratello, Costantino, sarebbe andato a prenderla. Ma nel frattempo il giovane è morto in guerra. Ma adesso Dorutina è ritornata a casa e tutti si chiedono chi sia stato ad accompagnarla. Sarà stato davvero il fratello, come dice la ragazza, uscito dalla tomba? Può una promessa fatta a una madre vincere le leggi di natura? O forse una passione, per quanto colpevole, è in grado di rivelarsi più potente della morte? E se la giovane si fosse inventata tutto? E se fosse vero il racconto del venditore di icone che ha confessato sotto tortura di avere accompagnato la ragazza per godere dei suoi favori lungo il cammino? A complicare la vicenda, un drammatico evento dai risvolti macabri colpisce le due donne, sul quale il capitano Stres, che un tempo ha amato Doruntina, è chiamato a indagare.
Giudizio. L’autore si fa apprezzare sin dalle prime pagine per la semplicità e l’eleganza della narrazione. La vicenda, delineata come una leggenda, è il pretesto per raccontare tradizioni e costumi tipici del mondo albanese, sino ad arrivare alla Besa, ovvero una promessa che doveva essere mantenuta anche a costo della propria vita che discende direttamente dal Kanun, il più importante codice consuetudinario albanese. Interessante e ottimamente riuscita la costruzione di uno dei personaggi principali (forse il maggiore di essi) ovvero il capitano Stres, l’investigatore che dovrà tirare i fili della vicenda, anche da un punto di vista filosofico. Libro delicato e ottimamente congegnato, con un finale in costante crescendo, come dentro un thriller fuori dal tempo ambientato nell’Albania medievale. Certamente consigliato.