Che ai bimbi lo so che poi si legge un milione di volte la stessa storia, che le pagine si raccontano da sè da quante volte ci siamo passati.
Cigolino poi preferisce di gran lunga le riviste. Non è inusuale trovarlo sul vasino con una copia di Vanity Fair o il catalogo dell'Ikea: tanto lui ci legge sempre Mamma - Papà - io - Si - Fatto -Nuno. Però le figure gli piacciono molto e possiamo passare anche interi minuti sulle storie fantastiche di una mensola o un puff contenitore per poi passare, con disinvoltura, a osservare orologi costosissimi o bellissime modelle bionde. A cigolino le bionde piacciono, le nota subito. Su carta e al parchetto.
Così noi abbiamo infinite storie sempre a disposizione, che se poi aggiungiamo il catalogo dell'esselunga le avventure si arricchiscono e le trame si infittiscono.
La cosa bella, in realtà, che anch'io dopo non so quanto tempo (un paio d'anni minimo) ho ripreso a leggere.
Con un certo appetito, anche.
Mi sono arresa all'evidenza dell'occhiale da lettura e al fatto che andando a letto meglio leggere un paio di pagine che addormentarsi con la tv accesa. Riesco, a volte, a leggere con la tv in sottofondo, ma dipende.
Per tornare alla lettura mi serviva qualcosa di trainante.
Così ho scelto Pennac e il suo "Signori bambini". Storia improbabile di genitori, insegnanti, ragazzini e prostitute che a un certo punto si trovano a ruoli ribaltati: i genitori diventano bambini, i bambini genitori, l'insegnate si rimpicciolisce, la prostituta si fa saggia e vera maestra di vita, in senso pieno.
Un'avventura sognante, che ti porta di pagina in pagina con leggerezza e significato.Recupero del nostro lato infantile, passaggio verso l'età adulta, ascolto, comprensione. Cose che servono a tutti, ai genitori un filino di più. Da leggere.
Sono poi passata a Il Tasto G, di Rossella Calabrò e mi sono divertita davvero tanto.
E' un libro che leggi di un fiato e racconta le donne viste da un vecchio ascensore di un immaginario condominio.
Ci siamo dentro tutte, fino al collo, signore mie. Con i nostri loop mentali, i nostri difetti più o meno immaginari, le paure e fragilità, il romanticismo a modo nostro. Nella sua leggerezza, che in questo caso è una gran qualità, dà tanti spunti di riflessione. Mi è piaciuto molto e ne ho scritto su realityshow (l'altro blog che ogni tanto scrivo), trovate le mie intense riflessioni qui. ;)
Che leggere e poi scrivere di ciò che ho letto è una mia antichissima passione, di quelle che magari metti da parte per un tempo lunghissimo, ma poi riaffiorano e anche in modo prepotente.
Adesso sul comodino ho tre libri, quelli che avrei intenzione di leggere. Anche se lo so che poi cambio idea e torno in libreria a sceglierne altri.
SexCrime - di Lucarelli e Picozzi, che per i serial killer c'ho una passione.
Di tutte le ricchezze - di S.Benni, che c'eravamo lasciati al Bar Sport ed è passato un sacco di tempo
1Q83 - di Murakami. Che ho già iniziato. Lasciato. Iniziato di nuovo. Insomma non so se mi piace.
Poi credo tornerò ai miei vecchi amori Allende e Marquez e ... sto parlando troppo, vero?
E' che tornare a leggere mi ha reso felice. Ci tenevo a dirvelo.