E si passava davanti agli stand dei soliti Mondadori e Rizzoli e Einaudi e Feltrinelli e Adelphi e Garzanti ecc. ecc. che comunque già conoscevamo, perché vi sfido a non conoscere la loro produzione e i loro cataloghi.
Ma il bello era cercare quegli editori che faticavano (e faticano ancora, purtroppo) a stare sugli scaffali più in vista delle librerie. Quegli editori che magari ti pubblicavano autori che nessuno ancora conosceva. E credo che si debba sempre essere riconoscenti a Tullio Pironti, perché è stato il primo a far conoscere in Italia, tra le altre, le opere di Don DeLillo, di Bret Easton Ellis, di Raymond Carver e di Naghib Mafhuz. E a Torino la Pironti Editore non aveva uno stand suo, ma i suoi libri stavano assieme a quelli di altri editori che si erano associati per dividere la spese e avere un stand comune. E allora ti avvicinavi a quel tavolo e, lentamente, scoprivi le copertine colorate dei libri di quegli scrittori che soltanto dopo anni sarebbero stati pubblicati dalla grande editoria.
Ecco, se penso a Tullio Pironti, ho davanti agli occhi questa immagine: una serie di libri sparsi sul piano di quello stand anonimo, quasi abbandonati, ma che ti aprivano tutto un mondo. Quello stesso mondo che gli altri editori non avevano ancora avuto il coraggio di scoprire, tranne poi, una volta scoperto, autolegittimarsene come i veri e autentici e unici depositari.
Libri e cazzotti è la descrizione della vita di un uomo che ama i libri. Un uomo che ama tutti i libri. Libri e cazzotti è una narrazione che odora di libri, di scaffali, di librerie, di tipografia. Libri e cazzotti è il racconto di una passione totalizzante dove non esistono opere di serie A o di serie B, ma esistono soltanto le storie. Le storie e i loro protagonisti, siano essi reali o inventati.
Libri e cazzotti è a sua volta una storia. La storia di un uomo che ha combattuto la sua personalissima e testarda guerra. Una guerra difficile contro i grandi nomi dell'editoria. Una guerra che lo ha visto spesso vittorioso e altrettante volte sconfitto. Ma che lo ha visto sempre fedele alla sua personale e totalizzante passione per i libri e, soprattutto, per le vite di chi li scrive.
Come scrive Fernanda Pivano nella prefazione: E' vero che i tuoi libri sono cazzotti; ma non è vero che "sempre hai mancato l'ultimo traguardo". Il tuo ultimo traguardo è che i tuoi libri sono cazzotti, cazzotti d'amore, e hanno dato amore a chiunque li abbia ricevuti.
Un libro.
Libri e cazzotti, di Tullio Pironti (Pironti Editore).