Libri e strategie di vendita a Londra

Creato il 16 settembre 2012 da Nicola Nicodemo
A Londra i libri li sanno vendere. Questo è sicuro. Non conosco l'effettiva situazione editoriale qui in Inghilterra, ma entrare in una libreria di Londra - o anche solo passare davanti alle vetrine - è un invito alla lettura. Se è vero che l'occhio vuole la sua parte, la tasca pretende un ruolo sempre più importante nei nostri acquisti, e l'attenzione che l'editoria vi dedica è un punto a favore verso i nostri amici librai inglesi.
Oggi vi propongo due strategie di marketing che secondo me devono avere un discreto successo. Non so la situazione delle piccole librerie indipendenti. Per lo più, questo tipo di offerte si incontrano nelle grandi catene, come la Waterstone's, e negli ipermercati.
La prima è Buy one get one half price. L'ho trovata in una libreria Waterstone's in Oxford Street. In pratica, compri un libro e ne prendi un altro a metà prezzo. Unica condizione è che entrambi i libri abbiano il bollino qui a fianco. Ho comprato così 1Q84, di Haruki Murakami, e The Affair, di Lee Child.
La seconda, abbastanza simile per la verità, ma più vantaggiosa, è Buy 1 get 1 for £1, trovata in un ipermercato. Compri un libro e il secondo lo paghi una sterlina. Interessante anche questa, ma non ho comprato nulla in quell'occasione. Perché? Avevo già il zainetto pieno di libri e di spazio proprio non ce n'era. Mi son detto la prossima volta...
La strategia è chiaramente mirata all'acquisto di più libri. Un lettore che entra in liberia per acquistare un titolo, difficilmente resiste alla tentazione di comprarne un secondo a metà prezzo - o addirittura a una sterlina (circa 1,30€). I librai guadagnano quindi sulla quantità, il mercato editoriale è più accessibile e il lettore ha la possibilità di leggere di più.
Non sarebbe forse una soluzione approcciabile per rimediare alla bassa percentuale di lettori qui in Italia? Non si può negare che il prezzo dei libri incida in maniera significativa sulle abitudini dei lettori. Poter acquistare dieci libri al mese, invece che cinque, è un vantaggio per tutti. Lettori in primis, ma anche librai, editori e scrittori.
Rinnovare l'editoria italiana è necessario, e implica scelte lungimiranti che vanno al di là del gudagno immediato. Perché se potrebbe sembrare che vendere un libro a una sterlina o a metà prezzo sia controproducente per l'editore, a lungo andare diventa una boccata d'aria per il mercato, quella spinta verso l'alto che potrebbe far risalire l'editoria italiana dall'abisso in cui sta precipitando.

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