Gli amanti della lettura che riescono ad abbandonare il formato cartaceo per quello digitale di un e-reader, avranno potuto constatare la comodità di questi apparecchi che consentono di portare con sé, ovunque, migliaia di libri senza appesantire borse o valigie e garantiscono l’importanza di mantenere gli occhi in salute.
Comodi, leggeri, portatili. Un vero “ben di Dio” per chi vuole sapere come continua l’avventura del romanzo che sta leggendo quando si trova in coda in posta, in banca, dal medico o è in viaggio. Ma questi non sono gli unici vantaggi degli e-reader.
Alcuni ricercatori della Smithsonian hanno recentemente scoperto che diminuendo il numero di parole per ogni riga di testo, modifica che si può apportare nelle opzioni degli e-reader, i dislessici riescono ad avere una lettura agevolata, veloce e maggiormente comprensibile.
Qual è il problema dei dislessici?
I dislessici soffrono di un disturbo classificato tra i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e manifestano i sintomi nella difficoltà a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. In modo piuttosto semplicistico, i dislessici mancano di attenzione visiva, non riescono a concentrarsi su quanto stanno leggendo, sulle singole lettere che formano le parole o le parole che formano una frase.
L’opzione di diminuire il numero di parole per riga offerto dagli e-reader permette di perdere meno l’attenzione, facilitando quindi la lettura.
Il direttore del laboratorio dello Smithsonian Astrophysical Observatory e principale autore della ricerca dice: «Almeno un terzo delle persone affette da dislessia hanno dimostrato di avere problemi con l’attenzione visiva e sono stati agevolati dalla lettura su un e-reader».
Uno studio condotto qualche tempo fa era riuscito a cogliere i movimenti oculari dei dislessici, notando un miglioramento se le linee di lettura erano brevi. Con l’e-reader si sono ottenuti risultati migliori anche per quel che riguarda la comprensione del testo. Questa ricerca è stata effettuata coinvolgendo 100 studenti della Landmark High School di Boston e a tutti i partecipanti è stato fornito lo stesso testo, sia in formato cartaceo che digitale, con gli e-reader configurati per mostrare poche parole per ogni riga.
Il risultato migliore è stato ottenuto con i pazienti dislessici o con problemi di attenzione visiva che, grazie alle righe brevi, riuscivano a restare concentrati.
Quindi l’e-reader non solo è comodo ma è anche uno strumento molto importante per chi soffre di dislessia. Fornire ai bambini dislessici i libri scolastici in formato digitale su e-reader potrebbe essere una valida soluzione per l’apprendimento senza particolari sforzi. Purtroppo mentre il mondo progredisce, la tecnologia avanza e gli e-reader diventano sempre più capienti ed economici, nel nostro paese manca la cultura del digitale e, in alcuni casi, anche l’apertura mentale verso le nuove soluzioni. I libri scolastici esistono in formato digitale ma solo nelle versioni per tablet, dispositivi che potranno offrire contenuti dinamici e ricerche approfondite ma non sono salutari per gli occhi.