Libri: La caduta

Creato il 03 dicembre 2011 da Maurizio Lorenzi

La trama. Questo romanzo breve è scritto intera­mente come monol­ogo del pro­tag­o­nista, un lungo dis­corso nel quale rac­conta la sua vita a un inter­locu­tore estra­neo, non amico, non conoscente, ma solo una ipotet­ica pre­senza che regge tutta la nar­razione ed in cui è facile, per il let­tore, immedes­i­marsi. E’ quasi una parabola di vita umana, un intero cur­sus dell’autocoscienza di un uomo: il pro­tag­o­nista, un cele­bre avvo­cato parig­ino, parte da una gaia seren­ità, una gioia auto­com­piaci­uta nell’esser buono e altru­ista, un’appagamento del sé che scon­fina grave­mente nell’orgoglio smisurato e nella fatua van­ità; poi, lungo un per­corso fatto di acco­rati richi­ami della sua coscienza (iden­ti­fi­cati in spet­trali risate e fugaci pre­senze nella sua mente), ecco che l’uomo arriva a detes­tarsi, a biasi­mare il suo orgoglio in primis, ma anche la sua cecità di fronte alla vita, ai dolori, in una presa di posizione che è affos­sata dal senso di colpa, unica vera costante della vita, ma anche unico mezzo che, par­tendo dalla pro­pria colpa, per­me­tte una gen­er­al­iz­zazione che abbrac­cia l’intera umanità.

La voce nar­rante vor­rebbe sem­pre essere in alto, non solo spir­i­tual­mente, ma anche nella conc­reta fisic­ità: ma sarà la man­canza di ele­vatezza nell’anima che infine lo spae­serà, e gli imporrà una nuova vita. Quest’opera, attra­ver­sata da un mal­in­con­ico senso di dis­fatta morale, trova nel finale un sim­bolo di reazione umana scon­for­t­ato e pas­sivo: un tono dimesso che abbrac­cia l’intero vol­ume, che rende mer­ito alla pecu­liar­ità di quest’opera nella pro­duzione let­ter­aria di Camus, pre­mio Nobel per la letteratura.

Giudizio.


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