Libri: Mala Polizia

Da Maurizio Lorenzi

Mala Polizia, di Adriano Chiarelli, Newton Compton editore.

Trama. Come può un normale intervento di polizia trasformarsi in un omicidio di gruppo? Qual è il confine tra ordine pubblico e abuso di potere, superato il quale anche un uomo in divisa può arrivare a uccidere? Le vicende di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva e di molti altri ancora sollevano inquietanti interrogativi sull’operato delle Forze dell’ordine in Italia, e svelano scenari di brutalità e violenza che si credevano ormai superati, soprattutto dopo il G8 di Genova. La lista delle vittime di Stato però, è molto più estesa: nelle camere di sicurezza delle questure, nelle celle dei penitenziari o semplicemente per strada, l’elenco dei morti e dei feriti continua ad allungarsi ogni settimana, insabbiato da silenzi e omertà istituzionali. Attraverso materiali inediti, interviste ai familiari e atti giudiziari, questo libro ricostruisce pestaggi e violenze sui quali non sempre si ha interesse a gettare luce, e che rischiano di incrinare irreparabilmente la rispettabilità dei “tutori dello Stato” e la credibilità di certa giustizia italiana.

Giudizio. Il libro si sforza di essere neutrale e “giusto”, ma addentrarsi in talune tematiche senza diventare “di parte” diventa pressochè impossibile e quest’opera alla fine non riesce nell’intento di costituire un’eccezione. Di fondo l’analisi appare onesta (intellettualmente) anche se in alcuni capitoli si tende a narrare gli eventi da una sola ottica. Nel complesso, i casi analizzati inducono a riflettere sui sistemi operativi adottati dalla Polizia e in generale dalla Forze dell’ordine, che in determinate situazioni si sono rivelati fallimentari. L’opera è dunque interessante, ma risulta per certi versi “monca” di informazioni in quanto non cerca riferimenti di pura cronaca, ma piuttosto si ostina a scavare nelle lacune, presunte e reali, degli operatori in divisa, a tratti con eccessiva ostinazione, tralasciando il principio secondo cui non si dovrebbe mai generalizzare, ma piuttosto esaminare caso per caso. Riassumendo, non se ne sconsiglia la lettura, mai vana e stimolante, auspicando però che venga seguita da altri testi maggiormente bilanciati. Consigliato.

   MaLo


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