Libri per ragazzi - I cinque malfatti

Da Gianluca Mazza
Già ... come la mettiamo con i nostri difetti?Beh, non penserete davvero di essere perfetti?Difetti fisici, caratteriali, relazionali, emotivi, esistenziali, intellettuali, difetti musicali, artistici, sociali.Facciamo presto a liquidare la cosa con un semplice " Lo so che ho molti difetti!", ostentando magari un'aria di innocente consapevolezza.
Ma poi ... davanti allo specchio la mattina, nel riflesso di una vetrina, allo specchietto retrovisore ... ma anche negli occhi di una persona cara che abbiamo fatto soffrire, nello spazio buio di una stanza di notte,  nelle pagine di un libro ... veniamo faccia a faccia con le nostre imperfezioni e ciò ci disturba, spingendoci a pensieri su noi stessi, rimuginanti e uniformemente circolari, pensieri su come siamo, su come potremmo essere, su come non siamo.
Altro che storie! I nostri difetti ci stanno proprio qui. Non li sopportiamo, li vorremmo eliminare ... sterminare tutti.
Per questo la lettura di questo libro è stato per me come un sorridente abbraccio o un abbracciante sorriso se preferite.Il libro è: I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, edizione Topipittori.

Libri per ragazzi - I cinque malfatti - Topipittori


Saranno le affascinanti e intriganti illustrazioni, sarà la pulizia e la essenzialità della narrazione, ma questo libro comunica la leggerezza e la serenità di quando ci si sente piacevolmente e semplicemente se stessi. Senza pretese, senza aspettative, senza rimproveri, senza sensi di colpa.
E la domanda sorge spontanea ... se il difetto non esistesse? E se fosse che non ci "manca" proprio nulla? Anzi, che abbiamo qualcosa che altri non hanno?
Questi cinque teneri e amabili amici ci provocano a guardarci con occhi diversi, più amorevoli sicuramente ma anche più scanzonati e ironici.Il libro racconta di cinque amici malfatti: il primo aveva quattro grossi buchi in mezzo alla pancia, il secondo era piegato in due, il terzo, era molle, il quarto capovolto, il quinto "un ammasso di stranezze".
I cinque ridevano e scherzavano di se stessi finché un giorno incontrano un perfetto che li pre-giudica malfatti.
Il suo senso di superiorità  genera in lui un sentimento di compassione per questi poveretti, che lo spinge a cercare di "salvarli", di farli stare meglio.
E' allora che i cinque si ri-conoscono e vedono nelle loro mancanze dei punti di forza, delle caratteristiche tutte speciali che hanno solo loro. Capiscono che non vogliono essere salvati, aiutati, redenti, ma solo ri-conosciuti per ciò che sono (anche nei loro cosiddetti difetti) e accettati. Cercano amici non salvatori.
Alla fine sono loro che non sanno cosa farsene del perfetto e lo lasciano solo.Come disse una volta il vecchio Albus Silente:" Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte"