Magazine Scienze

LIBRO CONSIGLIATO: A Cura Di Giulietto Chiesa - Zero2 - Piemme - ISBN 978-88-566-2279-9

Creato il 09 novembre 2011 da Mikecriss @mikecrissnet
Giulietto Chiesa e' nato ad Acqui Terme (Al) il 4 settembre 1940. Giornalista dal 1979, quando entra a L'Unità come redattore ordinario, dal 1980 al 1990 diventa corrispondente da Mosca per la stessa testata. Nel 1989-1990 e' "fellow" del Wilson Center, Kennan Institute for Advanced Russian Studies, di Washington. Fa conferenze in quindici università e istituti di ricerca americani, Dipartimento di Stato, Rand Corporation ecc. Nel 1990 entra alla “Stampa”, ancora come corrispondente da Mosca, e rimane in Russia fino alla fine del 2000. Collabora saltuariamente con diversi giornali e riviste europei russi e americani. Ha collaborato con quasi tutte le testate televisive italiane, con “Radio Svizzera Internazionale”, con “Radio Vaticana”, con la “BBC-World Service” in lingua russa, con i canali televisivi russi ORT, RTR e NTV , e con “Deutsche Welle”. E' apparso numerose volte su “Rai News 24” e in diversi programmi RAI, tra cui “Primo Piano” della Rete 3. Negli ultimi anni è stato ripetutamente invitato a Omnibus, della "Sette". Ha tenuto una rubrica fissa mensile per Photo e per quattro anni ha avuto una rubrica fissa sul mensile europeo “Galatea”.
Ha scritto diversi libri e saggi, molti in tema di storia, cronaca e reportage sull'Unione Sovietica e sulla Russia. Ha fondato "Megachip-Democrazia nella Comunicazione", un'associazione che si occupava di analisi critica del funzionamento del mainstream mediatico. L'associazione ha poi dato vita anche aun sito internet di approfondimento "megachip.info". Si e' occupato di studio della globalizzazione e, in particolare, degli effetti sul sistema mediatico mondiale.
E' stato parlamentare europeo e, nell'aprile 2010, ha fondato il laboratorio politico-culturale "Alternativa". Hanno partecipato alla realizzazione di questo libro anche: Gore Vidal, Franco Cardini, Lidia Ravera, Andreas Von Bülow, Steven E. Jones, Claudio Fracassi, Jürgen Elsässer, Webster Griffin Tarpley, Thierry Meyssan, Enzo Modugno, David Ray Griffin, Barrie Zwicker, Michel Chossudovsky.
LIBRO CONSIGLIATO: A Cura Di Giulietto Chiesa - Zero2 - Piemme - ISBN 978-88-566-2279-9
L'aereo che avrebbe colpito il Pentagono non è quello indicato dell'American Airlines. La scatola nera "trovata" stabilisce una rotta diversa. Nuovi video del crollo dell'edificio 7 del World Trade Center - non colpito da nessun aereo - mostrano una distruzione repentina, inconcepibile secondo gli assunti della "verità" che è  stata offerta all'opinione pubblica. L'esercitazione militare Vigilant Guardian oscurò proprio in quel giorno gli schermi della difesa aerea degli Stati Uniti d'America per quasi tre ore. Chi doveva difendere la massima potenza mondiale era stato accecato da immagini virtuali. Rivelazioni di WikiLeaks adombrano inquietanti scenari da golpe. "Testimoni oculari" ammettono la non veridicità delle loro dichiarazioni iniziali. Sono solo alcune delle nuove prove che il gruppo indipendente che ha a lungo indagato sull'attentato dell'11 settembre mostra oggi come autentiche "pistole fumanti". Dieci anni sono passati da quel tragico giorno che cambiò la storia del mondo. Da dieci anni siamo in guerra contro il "terrorismo internazionale". Da allora non un solo responsabile è stato individuato con certezza. Nessuno è stato incriminato. Nemmeno Osama Bin Laden lo è mai stato, per l'11 settembre. Al mondo è stata raccontata una versione di complotto - 19 terroristi islamici armati di taglierini - che, ne sono convinti gli autori di questa poderosa inchiesta che allinea un'enorme mole di dati e coinvolge un gran numero di specialisti, non regge alle più elementari verifiche. Sono proprio quelle verifiche a suggerire ipotesi ben più razionali e realistiche e a conferire una certezza: proprio non può essere andata come ci hanno raccontato. L'11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un'offensiva che ha già prodotto due guerre. La geopolitica di intere aree del pianeta è stata modificata. Ecco perchè parlare oggi dell'11 settembre non significa guardare al passato. Significa occuparci del nostro futuro.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :