LIBRO: “Scoprendo la vita… Raccontando l’amore…” di Federico Santoni

Creato il 28 settembre 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Per Federico Santoni, che ho avuto l’onore di conoscere sia personalmente che attraverso le sue profonde poesie, scrivo le mie impressioni. Penso che come amico di Franco Valentini, condivida un po’ la grandezza del suo cuore e la sua saggezza.

Mi accingo a raccontare alcune delle mie sensazioni ed emozioni sulle poesie di Santoni: scopro un ragazzo che nonostante la sua giovane eta’ ha vissuto, osserva e detta aforismi personali.

Attraverso i suoi componimenti si potrebbe pensare che egli sia un giovane, ma allo stesso tempo potrebbe anche avere 100 anni; a volte pessimista e dubbioso, a volte lascia aperta una porta…quindi, non perde la speranza.

Enormi dubbi: esigenza di capire come i grandi pensatori, si pone di fronte al dilemma della nostra esistenza terrena e vorrebbe prove tangibili.

Santoni nel suo viaggio poetico,riconosce che quando ci si avventura nell’antro della poesia, ricomincia sempre un nuovo arcobaleno ed una nuova vena di amore e per lui l’amore deve essere vissuto fino in fondo come perla ed essenza, che sola può farti apprezzare di essere venuto al mondo.

Quindi ogni attimo vissuto e’ unico ed imperdibile e le emozioni che nascono hanno un enorme valore, anzi unico valore che resta  ed e’ supremo.

Per lui, che ama riamato, in questa ricerca di delicati silenzi ed ombre, dipinge un quadro, dove il suo spirito vaga tra le bellezze inconfutabili che la vita ci offre; anche nel sogno cerca una possibile collocazione dell’uomo, come tale, in perenne conflitto tra ciò che vede e sente, nella ricerca di risposte che ogni uomo si pone, come meta.

L’autore esprime il suo animo pieno di poesia e di ricordi….. l’amore descritto da chi sa cogliere le sfumature della vita ed adattarle ai sogni e alla realtà: molto nitido il confronto, molto disarmante la fine del viaggio.

Carico di senso del reale, a volte si spinge anche oltre: vede ciò che il sogno e la vita offrono e vuole tenerli stretti, come ricordo per i giorni più bui, come eredità per i suoi figli; per amore in fondo tutto si può.

L’autore sublima la vita in tutte le sue forme e contempla la bellezza che essa ci offre: trova sempre qualche spiraglio luminoso capace di renderlo felice e speranzoso persino in quei momenti cupi e tristi.

Ciascun canto poetico racchiude in sé l’essenza di un mondo particolare, che è semplice poesia scritta ma allo stesso tempo è anche meraviglia cosmica.

Viene così dipinto un quadro che rappresenta incanto e stupore, all’interno del quale è possibile scorgere quella precisa non che forte volontà di partecipare attivamente a quell’immenso oceano di cultura che man mano nel tempo sarà sempre più vasto ed interessante da scoprire. La parola quindi ha un suono che oltrepassa le barriere tra noi e l’infinito.

Una luce che va oltre, che illumina, che canta, che parla, che descrive.

Noto una familiarità nella ricerca del gusto del bello che un fiore rappresenta: percepisco il canto dei petali che sgorgano cristallini in luci che mi abbagliano l’anima.

Il poeta in questo caso entra in questa luce: la fa sua pur non escludendo la presenza di quegli imprevisti che spesso abbattono anima, mente e cuore. Riesce a sentirla forse perché è entrato in una diversa scia di una cometa; non ha lasciato nel dolore, anche per un attimo, questo immenso cuore che è l’amore…non si è staccato, ma è riuscito a volare sopra di esso. Ammira chi può tanto e non resta mai scettico: grazie alla poesia rinasce con la speranza in cuor suo di ritrovare sempre la musa ispiratrice, questo amore per la scrittura e non solo. Questo è il punto: ci vuole coraggio per staccarsi dai dolori e dai pensieri della vita odierna, ci vuole senso delle vertigini per volare, ci vuole tanto amore per ritornare a quel benessere interiore che conduce ad una vita migliore. Forse solo chi ricerca e mantiene questa pace dello spirito riesce ad essere un vero e proprio artista, raccontando la magia di quella creatività che unica è in grado di elevarci e condurci verso una passione viva e vera, piena di luce e di verità.

Allora Santoni, per scelta del destino o per ironia del caso….. ha nel cuore del nome, il mito del santo…. o dei santi che nella meditazione entrano nella spiritualità della propria anima e ne escono da una porta per rientrare attratti dalla luce accecante dell’amore che da sola ti ridà la vista, la vera vista della consapevolezza di quel qualcosa di più, che nascosto da ombre, ti nasconde la luce.

Ecco dove può ricominciare tutto… seguendo quella luce…quella voce, che resta una dolce melodia che il poeta vorrebbe sentire e risentire ogni giorno…nella luce e nei colori di questo canto ritrovato può ricominciare finalmente un nuovo viaggio…

Gloria Fuzzi Pascoli