A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò a cadenza casuale) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.Libro VS Film
chi vincerà?
Oggi in sfida "Il Curioso Caso di Benjamin Button"
Eccomi tornata con "Libro VS Film"! Dite la verità, questa rubrica vi era mancata, vero? Dite di sì almeno per farmi piacere, grazie.
Ho deciso di ripartire proponendovi un romanzo il cui film l'ho trovato moooolto migliore! Anche perchè diciamolo, il romanzo è un po' povero, molto stringato, poco emozionale. Il film invece riprende l'idea di base originalissima e ci ricama intorno una storia struggente e bellissima completamente diversa da quella del romanzo. Il film si concentra sulla storia d'amore tra Benjamin e Daisy, il libro si focalizza sulla vita del protagonista nella sua totalità: la vergogna del padre (che non lo abbandona come nella pellicola, ma lo "trucca" per non farlo sembrare vecchio), l'ingresso a Yale, la guerra, il matrimonio con Hildegarde, la continua ricerca estetica di Benjamin che metterà in crisi il rapporto con la moglie. E poi il divorzio, la guerra ispanico-americana, e via dicendo... Eventi che nel film effettivamente non succedono. Quella di Eric Roth e Robin Swicord è una sceneggiatura completamente riscritta, talmene rimaneggiata che forse il riferimento al libro di Fitzgerald era del tutto ininfluente. Il risultato? Più che buono.
Qualcuno però afferma che questa sceneggiatura non è poi così "originale". Un'autrice italiana infatti ha accusato di plagio la Casa Cinematografica affermando che il romanzo che aveva spedito in bozza proprio in America nel 1994 è stato scopiazzato. Il libro in questione sarebbe "Il Ritorno di Arthur all'Innocenza" di Adriana Pichini. Sarà vero? Non nego che, visto le palesi differenze tra il libro e il film sopra citati, sarei proprio curiosa di leggerlo, nonostante alcune perplessità. D'altronde anche l'autrice nostrana ha "copiato" l'idea di Fitzgerald proponendoci un protagonista col dono di ringiovanire invece che invecchiare, e dietro a questa mossa ci vedo (forse con malizia) il tentativo di farsi un po' di pubblicità.
Trailer
E secondo voi?Libro o film?