Libro VS Film - Sfida n° 33

Creato il 28 maggio 2013 da Leggiamo
A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILMchi vincerà?
Oggi in sfida
Se Solo Fosse Vero.
 Vince il film!
Questo post era pronto da un bel po', volevo pubblicarlo prima della messa in onda del film (20 Maggio 2013) ma sempre a causa degli sfortunati eventi di cui parlavo nel post precedente, arrivo in ritardo. Pazienza.
Il film l'avevo già visto ai tempi che furono, mi pare quando uscì il dvd, quindi facendo due conti... secoli fa!Idem per il libro, letto quando uscì in edizione economica Tea, ma nonostante le primavere passate e la mia memoria che pare quella di un criceto rincoglionito ricordo entrambi abbastanza bene, ma soprattutto ricordo di aver preferito il film!Il libro aveva il grande pregio di essere originale, perché nonostante adesso il soprannaturale e i fantasmi siano il nostro pane quotidiano una decina d'anni fa non era per niente così. Potevo quindi non farmi incantare dalla storia di Arthur che si ritrova tra le quattro mura del suo nuovo appartamento una donna che sostiene di essere uno spirito? Lo spirito di una donna in coma tra l'altro! No, non potevo. 
La narrazione di Levy procede in modo scorrevole con passaggi molto teneri e altri un po' noiosi, ma ammetto che devo ancora trovare un autore francese che mi convinca al 100% (e lo stesso vale per i registi, ma si vede che io e i francesi abbiamo poca affinità nonostante ne abbia sposato uno O_o). A conti fatti però Se Solo Fosse Vero è uno di quei libri che ho sempre consigliato a diverse persone e nonostante l'apparente leggerezza della storia d'amore parla di temi delicatissimi come l'eutanasia. Va detto infatti che se si ama il romance puro si potrebbe restare un po' delusi, ma l'uomo che cerca di far riunire lo spirito della donna di cui si sta innamorando, al suo corpo in coma all'ospedale ha un suo discreto fascino, ve l'assicuro (tematiche spinose a parte).
Il film invece riprende solo la matrice della storia stravolgendo moltissimo lo svolgimento degli eventi, dando però alla pellicola la giusta impronta. Un'impronta sicuramente più leggera. Come protagonista troviamo una Reese Witherspoon perfetta per i ruoli romantici (per me è stata un po' la Meg Ryan del 2000) mentre a vestire i panni di Arthur è Mark Ruffalo (forse in uno dei suoi primi ruoli da protagonista) un attore non propriamente al top, ma non male per dare al suo personaggio la tipica connotazione del maschio ingenuo, bonaccione, pratico, e dal cuore grande. Insieme sono dolcissimi, la sceneggiatura ha intermezzi anche esilaranti e la storia ha questa aurea magica e un po' mistica capace d'incantare e di coinvolgere. Inutile dire che lo spettatore non aspetta altro che David e Elizabeth (nel film i nomi sono stati cambiati) si possano finalmente toccare e questa tensione emotiva che si viene a creare è sicuramente più palpabile che nel romanzo. Romanzo che tra l'altro ha un finale aperto (non per niente c'è il seguito "Se Potessi Rivederti") mentre il film ha una sua conclusione, forse un po' affrettata, forse troppo idealista, ma sicuramente giusta per un prodotto di questo genere.
Detto questo sintetizziamo.
Libro: 6 ½
Film: 7+
Probabilmente dopo una lettura e una visione a caldo i voti si sarebbero potuti alzare di mezzo punto, ma la sostanza non cambia: vince il film!

E secondo voi?Libro o film?

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