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Lido di Ostia, 1982: quattro ragazzi su di una Peugeot bianca

Creato il 13 maggio 2012 da Gaetano61

Lido di Ostia, 1982: quattro ragazzi su di una Peugeot bianca
Una sera di primavera del 1982, giusto trent'anni fa, quattro ragazzi intorno ai vent'anni si trovano a bordo di una Peugeot 304 bianca; stanno viaggiando a velocità ridotta sul lungomare di Ostia, mentre la radio manda in onda "Soli" di Drupi - da poco presentata al festival di Sanremo. Quei ragazzi, nel loro silenzio, sembrano andare con la mente a quel tempo non lontano in cui erano ancora studenti, o avevano da poco iniziato qualche piccolo lavoro, e pensano al loro trovarsi lì, al Lido di Ostia, “allievi sottufficiali” in un Corpo di Polizia, e domandarsi come sarebbero cambiate le loro esistenze nell'immediato futuro (e molto era già cambiato in quei pochi mesi): la loro mente e il loro cuore appaiono come sospesi tra il “prima” e il “dopo”, tra la nostalgia per il passato prossimo e la speranza, ma anche il timore, per l'avvenire, ed evidente il loro domandarsi se ce l'avrebbero fatta a trascorrere ancora un anno abbondante di corso... Alla guida un ragazzo di Napoli, Giuseppe, al suo fianco uno di Perugia, Renato, il più giovane dei quattro, nei sedili posteriori completavano il quartetto un barese, Michele, e un torinese, quattro ragazzi diversi tra loro eppure così uguali da aver deciso di fare gruppo nelle uscite serali; tra di loro un grande silenzio e le parole di Drupi,...Solima com'è grande questo mare da guardare soliquante cose da gridare mentre corri fuoritra le stelle di una notte senza più rumori...
Lido di Ostia, 1982: quattro ragazzi su di una Peugeot bianca
il lungomare che sfreccia ai lati della strada, le poche luci e la tristezza di una località sul mare in un periodo fuori stagione...momenti che i quattro avrebbero voluto fermare per poter meglio riflettere su sé stessi, ma l'orologio, inesorabile, segna le 22.30, poche decine di minuti per il rientro in caserma, allora si abbandona il lungomare con i suoi lampioni fiochi, la magia piano piano svanisce, prevale il senso di realtà, entrano in caserma, raggiungono la camerata, l'attesa per l'appello serale, i preparativi per andare a dormire...i quattro non sognano più, per i sogni e le riflessioni ci sarà sempre meno tempo, e si fa strada la sensazione che una cesura definitiva con il passato si sia compiuta.

P.S.: Giuseppe, Michele e Renato: non so se avrete la possibilità di leggere questo post, volevo solo darvi un forte abbraccio!!!


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