Se non capite di cosa sto parlando, beh, allora dovete leggere l'ultimo libro di Mariachiara Cabrini, il chick-lit Lie4Me - Professione bugiarda, edito da eLit e che sta riscuotendo davvero molto successo. Perché, diciamolo, le bugie fanno parte della vita ed è sempre divertente leggere commedie romantiche basate su eventi improbabili e al limite dell'assurdo in cui i protagonisti devono riuscire a districarsi senza perdere la faccia e dove alla fine ogni verità viene al pettine!
Non siete a conoscenza del libro? Nessun problema! Qui sotto vi riporto tutte le informazioni necessarie per farvi un'idea e partire alla sua ricerca. E, se volete saperne di più, vi consiglio di leggere la mia recensione!
Ma in breve questo è il mio pensiero sulla storia intessuta dalla Cabrini:
«Questa storia ha un’impronta certamente surreale, a partire dalla tipologia di lavoro che svolge la protagonista, ma nello stesso tempo non potrebbe essere più reale di così. Le situazioni sono assurde ed esagerate proprio per coinvolgere il lettore in modo leggero e ironico, ma i nodi alla base delle microtrame che troviamo nei vari capitoli raggiungono in modo diretto e coinvolgente proprio perché hanno il sapore della realtà. L’autrice, infatti, ha utilizzato un espediente intelligente e divertente per raccontare una storia che ha molto da dare e su cui riflettere. Le conseguenze delle proprie azioni, l’importanza della verità, l’utilizzo sconsiderato delle bugie, la noncuranza, l’essere disposti a tutto pur di raggiungere i propri scopi, la libertà di essere sé stessi e di mostrarsi al mondo così come si è sono tutti elementi che possiamo ritrovare nella vita di tutti i giorni. Ma la “salsa” pepata che aggiunge l’autrice dona all’opera quel tocco di atipicità e stravaganza che la rende indimenticabile, la rende unica e diversa.»
Lie4Me - Professione bugiardaMariachiara Cabrini
Editore: Harlequin | Collana: eLitISBN: 9788858943038 | Prezzo: € 3.49 (e)Pagine: 143 p. | Genere: Chick-Lit | Anno: 2015
Proprio come l'Alice del Paese delle Meraviglie, anche Alice Schiano ha un'irrefrenabile fantasia e decide di sfruttarla per inventarsi un lavoro alternativo. La sua missione è migliorare le vite altrui... una bugia alla volta. Vuoi mollare il tuo fidanzato ma non vuoi farlo di persona per non vivere un'esperienza spiacevole? Vuoi fare bella figura con il capo, sbarazzarti di una rivale, conquistare un collega? Alice è la donna che fa per te! Non c'è nulla che non possa risolvere grazie alla sua parlantina, e non prova mai rimorsi per ciò che fa, perché mentire paga, e bene! I servizi della sua agenzia sono richiestissimi, gli affari vanno alla grande e anche la vita sentimentale scorre liscia come l'olio, forse proprio perché racconta un bel po' di bugie anche al fidanzato. Finché qualcuno non fa saltare in aria la sua auto. Chi è stato? Alice non intende restare con le mani in mano ad aspettare che la polizia scopra il colpevole. Tanto più che collaborare con l'ispettore Donati, uomo affascinante quanto irritante, potrebbe portare a risvolti inaspettati. In tutti i sensi.
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Insomma, che state aspettando a leggerlo?
In più vi segnalo che l'autrice ha deciso di organizzare un giveaway collegato al blog tour che si terrà il 23 dicembre, giorno dell'ultima tappa, sulla pagina facebook dedicata a Lie4Me - Professione bugiarda e dove potrete trovare in palio 3 copie ebook, che si aggiudicheranno coloro che sapranno rispondere a tre domande riguardanti informazioni contenute esclusivamente nelle interviste del blog tour.Ma andiamo a scoprire questa tappa!
Bene, ho avuto il piacere di fare qualche domanda agli effervescenti protagonisti di questa storia unica e originale. Pronti per scoprire insieme a me cosa avranno da rispondere?
INTERVISTA AI PERSONAGGI
Monia: - Alice, negli anni di attività della tua agenzia ti saranno sicuramente capitati casi contorti e veramente troppo assurdi, molto più di quelli che racconti nel libro. Ti è mai successo, quindi, di trovarti davanti una situazione che ti facesse pentire almeno in parte di svolgere questo lavoro, cioè un caso che sei stata restia ad accettare oppure che hai proprio rifiutato categoricamente?
Alice: - Gli inizi della mia attività di accomodatrice non sono stati semplici. Ho dovuto accettare parecchi casi…assurdi, pur di iniziare a farmi un nome. Ma per principio, non ho mai voluto rifiutare nemmeno un caso. Sono sempre stata convinta che se uno si impegna può fare qualsiasi cosa e cerco di provarlo ogni giorno. Ma c’è stata una volta in cui veramente ho creduto di non potercela fare e ho seriamente pensato di rifiutare l’incarico. Era troppo perfino per me.
Alice: - La vogliamo finire con la storia dei pulcini? Sapevo che non dovevo raccontare di quell’episodio. (vedi tappa del blogtour n°5 in data 09/12/2015 sul blog Storici e Salottiere) Comunque sì, peggio, perché in questo caso si trattava non di qualcosa di stupido o imbarazzante, ma proprio di un incarico quasi fisicamente impossibile da portare a termine. Un cantante di piano bar aveva chiesto al proprietario del locale in cui si esibiva regolarmente un aumento di paga. Il proprietario aveva rifiutato, il cantante aveva minacciato di andarsene e il proprietario l’aveva lasciato andare ben volentieri, dicendogli che tanto come lui ne trovava altri mille, anche più bravi. Il cantante gli aveva promesso che senza di lui il suo locale sarebbe rimasto vuoto, e io dovevo fare in modo che fosse così. Cosa assolutamente non semplice, anche perché all’epoca non avevo aiutanti, non me lo potevo permettere con le parcelle di allora. E non bastava svuotare il locale, ma doveva anche essere chiaro che il motivo del vuoto era l’assenza del cantante. Alla fine mi attaccai al telefono e prenotai con nomi e voci diverse tutti i tavoli che potei, in modo che altri non potessero farlo. In questo modo riuscii ad assicurarmi che buona parte del locale rimanesse vuota, ma non bastava. Arrivata sera, mi presentai nel locale e poi me ne andai subito affermando che senza quell’artista non valeva la pena stare lì, poi rientrai travestita in modo da non farmi riconoscere e ripetei la stessa scena con qualche variante, e poi la ripetei un’altra volta con un altro travestimento, e poi ancora un’altra volta e così via. Utilizzai ben dieci travestimenti! E riuscii anche a convincere altro pubblico ad andarsene con me. Quello che credevo si sarebbe rivelato un fallimento, fu un successo. Non mi scoprirono, e alla fine il proprietario si convinse che effettivamente quel cantante aveva un suo seguito e lo ingaggiò di nuovo.
Giulia: - Certo che quel proprietario doveva essere un vero allocco per non accorgersi di nulla!
Alice: - Ok, forse lui non era la mente più brillante del pianeta, lo ammetto, ma fu anche merito della mia bravura se tutto filò liscio. Sono una perfetta accomodatrice.
Monia: - A questo proposito, ho giusto una domanda per Thomas: Quando hai saputo che tipo di lavoro fa Alice, cos’hai pensato? Qual è la tua opinione in merito alla sua professione?
Thomas: - Che fosse pazza. Dico sul serio. O che mi stesse prendendo in giro, una delle due cose. Era un lavoro senza senso, secondo la mia opinione. Poi invece studiando i suoi casi ho dovuto ammettere che era un mestiere reale. Lei faceva veramente l’accomodatrice, si guadagnava da vivere mentendo per gli altri. Era incredibile, ma vero. Al che ho concluso che il mondo è pieno di pazzi come lei, per questo aveva dei clienti. Prendere in giro la gente per lavoro è pericoloso oltre che assurdo! Alice avrebbe dovuto rendersene conto subito, visto che ha pure rischiato di venire sommersa da dei pulcini!
L’intervistatrice ridacchia, ma poi cerca di tornare seria.
Monia: - Una domanda per Edoardo: Durante la lettura del romanzo sembra che tu non abbia mai nutrito alcun dubbio riguardo la professione di Alice, eri proprio convinto fosse un architetto, ma come è possibile che tu non ti sia mai accorto di nulla? Il suo lavoro è talmente sopra le righe! Devi avere pur nutrito qualche sospetto.
Edoardo: - In realtà no, era molto occupata, spesso stressata, e a volte faceva orari strani, ma erano tutte cose compatibili con molte professioni. Anche la targa del suo ufficio, con la scritta accomodatrice, mi sembrava confermasse il fatto che si occupasse di arredare delle case. Una volta ho perfino visto in casa sua delle planimetrie di una villa e mi ha detto che erano per un cliente, che dovevo pensare?
Thomas: - Non so perché ma non ti credo.
Alice: - Problemi tuoi. Hai delle prove contro di me? No. Perciò pensa pure ciò che ti pare. Non mi importa.
L’intervistatrice interviene per calmare gli animi.
Monia: - Bene, grazie a tutti per l’intervista, che concluderei qui, prima che gli intervistati si scaldino troppo. Se volete saperne ancora di più sui personaggi di Lie4me Professione bugiarda non perdete la prossima tappa del tour!
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Et voilà: siamo giunti alla fine di questa bellissima tappa del blog tour dedicato a questo fantastico romanzo! Spero che l'intervista vi abbia divertito e che correrete a leggere il libro di Mariachiara Cabrini.Lie4Me e i suoi protagonisti vi aspettano nella prossima tappa, che si terrà il 13 dicembre 2015 sul bellissimo blog Briciole di Parole ^.^Grazie per averci seguito fin qui e alla prossima bugia!!!