Per il secondo anno consecutivo qualcuno di voi ha nominato questo piccolo blog gestito da due scalmanati amanti del cinema. Il Liebster Awards è, come sempre, un bellissimo momento per rispondere ad alcune semplicissime domande (anche se in questo caso kasabake si è divertito moltissimo a scrivere, vista lunghezza e la particolarità di alcune di queste). Lo ringraziamo moltissimo per la nomination, visto che troviamo questa particolare circostanza un’occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che ci stanno seguendo.
Detto ciò, partiamo con le domande:
1. Per una serie di complicatissime vicissitudini, ti ritrovi a ricoprire per un giorno il ruolo di CEO di una importantissima major cinematografica ed inoltre hai il dovere di battezzare un film (qualsiasi, di qualsiasi epoca, regista o produttore, vivi o morti che siano ed indipendentemente dai detentori dei diritti che magicamente diranno comunque di si alla tua richiesta) per farne un sequel: che film scegli?
R- Innanzitutto, proverei a fermare questo vizio che sembra aver attaccato la maggior parte delle major. Il sequel ha senso se offre spunti nuovi e interessanti. In questo periodo non ho visto film all’altezza del precedente, ma per gusto personale sarebbe bello vedere il sequel di Shining.
M- Partiamo dal presupposto che detesto le minestrine cinematografiche riscaldate e che mai opterei per il battesimo di un sequel, essendo il film un prodotto unico ed irripetibile. Se proprio dovessi attrezzarmi per un sequel sceglierei un grande classico del Cinema, Quarto potere, per esempio…
2. Indipendentemente dal fatto che abbiano già fatto dei film sullo stesso soggetto oppure che non sia mai stato trattato, quale libro vorresti fosse adattato per una fiction televisiva (non un film, mi raccomando), magari proseguendo anche la trama del romanzo stesso oppure partendo addirittura dal romanzo per raccontare altro? Se vuoi, puoi decidere anche il cast degli attori primari.
R- Sto leggendo un libro davvero interessante. Si chiama “Fermento di Luglio” di Erskine Caldwell, che tratta l’oppressione dei neri da parte della popolazione bianca negli Stati del Sud degli Stati Uniti . Una mini serie in stile True Detective non sarebbe male, magari aggiungendo qualcosina in più, visto che il libro non è poi così grande.
M- A mio modesto parere uno scritto che potrebbe essere riadattato per il format fiction-televisivo potrebbe essere “Cent’anni di solitudine” di G.G.Marquez. Lo stile personale dello scrittore ben si presta ad una attenta rielaborazione dei codici e degli stilemi narrativi, potendo approfondire il lato psicologico dei vari protagonisti, creando le basi, perché no, di uno spin-off. Nel cast, senza specifiche sulle parti e sui ruoli, ci vedrei bene Jeremy Irons, Gael Garcia Bernal e Salma Hayek.
3. Una sezione super segreta di un’industria farmaceutica ha inventato casualmente un siero che blocca l’invecchiamento ed anzi fa regredire allo stato di perfetto sviluppo psico-fisico (quindi, se hai già 50 anni, torni a 25/30), ma un terribile incidente distrugge tutti i campioni, i dati di laboratorio ed uccide tutto lo staff che l’ha creato, rendendo impossibile per chissà quanto tempo crearne ancora; in punto di morte, lo scienziato a capo del progetto ti consegna l’unica fiala superstite, che da sola ti renderà immortale senza conseguenze fisiche e mentali, oltre alla consapevolezza che negli anni vedrai inevitabilmente morire tutti coloro che hai conosciuto ed amato in vita; inoltre ti comunica che il siero si degraderà nel giro di un’ora e che non hai il tempo per analizzarlo o portarlo ad altri. Cosa fai?
R- Credo che sia una domanda davvero difficile da rispondere. Da un lato la paura della morte renderebbe l’uomo egoista, privo di valori morali. Dall’altro però farebbe veramente impressione vedere le persone più care andarsene via prima di te. Dipende da quale parte emerge rispetto all’altra. Non vorrei mettermi nei panni di Wolverine! :)
M- Per evitare il butterfly effect distruggerei immantinente la fiala di panacea di vita eterna. Dopo aver visto film come Sliding doors, Premonition e Final destination sarebbe difficile scegliere diversamente… :)
4. Un’entità sovrannaturale sovradimensionale ti contatta e ti rivela che per un motivo imperscrutabile (probabilmente è un fan dei fratelli Wachowski) ti verrà fatto dono dei poteri di un supereroe a tua scelta dei comics (l’entità proviene da un mondo e da una dimensione che che li leggeva pensando fossero storie vere, un classico, dai…), ma che una volta acquisiti non potrai più disfartene (se non scegli dei superpoteri di merda, perché dovresti poi?). Quale/quali poteri assumi e come lo userai?
R- Pillola rossa o pillola azzurra?!?! :) Scherzi a parte, mi ha sempre affascinato Magneto, non tanto per i suoi poteri, ma per quello che ha passato durante la seconda guerra mondiale. E’ sempre stato etichettato e perseguitato dagli altri, prima in quanto ebreo e poi in quanto mutante. Naturalmente non condivido le scelte che ha poi fatto in seguito, però ho sempre avuto un debole per i personaggi complessi.
M- Premetto che non sono particolarmente informato sul mondo dei comics e dei suoi supereroi. Da piccolo però ho sempre sognato di essere Wolverine…
5. Il sovraffollamento cosmico è una triste realtà a noi sconosciuta…il Consiglio intergalattico dei Pianeti abitati della Via Lattea, si è riunito ed ha deliberato che un intero continente del nostro mondo dovrà sparire per sempre: in un istante preciso scomparirà ed al suo posto arriverà altra acqua, senza che ci siano maree o tsunami o complicazioni climatiche di alcun tipo (sono alieni potenti e sanno quello che fanno…), come se lì ci fosse sempre stata solo acqua, ma tra chi resta sul pianeta Terra ci sarà il ricordo di quel pezzo di mondo e della gente che ci viveva; inoltre non c’è il tempo di avvisare la popolazione del continente da cancellare, che non morirà ma verrà teletrasportata con gli interi nuclei familiari intatti in un altro mondo adatto alla vita, dove psicologi alieni spiegheranno loro cosa è successo e dove non dovranno lavorare per vivere perché cibo, alloggio, istruzione, sanità e divertimento sono gratuiti per tutti.
Infine, per motivi ignoti, decidono che fra tutti i miliardi di abitanti della Terra sia tu che debba scegliere: se rifiuterai di farlo, cancelleranno tutta la Terra.
Quale continente cancelli?
R- Questi alieni non stanno bene! Vorrei conoscerli! :) Opterei per l’Europa, visto che la gente verrà teletrasportata e non uccisa. E poi, tutto gratis! Quale migliore occasione per sfruttare tutti i confort possibile gratuitamente. anche se dopo una settimana mi annoierei non poco! :)
M- Domanda di una certa complessità devo dire…dal punto di vista umanitario opterei per l’Africa, continente travagliato in cui gran parte della popolazione combatte per la semplice sussistenza. La possibilità di dare loro una vita più serena non sarebbe affatto male…
6. Alla fine ci sono riusciti! Un gruppo di ricercatori ha inventato il teletrasporto: un disgregatore atomico disassembla il nostro corpo, mentre un super computer registra la posizione esatta di ogni quanto di energia, mappandolo ed usando la registrazione per ricostruirci identici in un altro punto dello spazio: ciò che viene trasmesso è in realtà solo informazione, perchè la materia è presente in giusta quantità ad entrambi i capi della trasmissione.
Un gruppo di filosofi e religiosi, però, si oppone all’esperimento sugli esseri umani, perché sostengono che nel viaggio l’anima andrà distrutta.
Pensi abbiano ragione? Argomenta la tua posizione.
R- No, se si tratta solo di trasferimento di dati da un posto all’altro. Il problema, a mio avviso, non si pone. La scienza ha sempre avuto l’opposizione della religione in ogni argomento. Non vedo perché non possa accadere anche in questo caso. Se la scienza effettua scoperte in grado di aiutare la vita sulla Terra, non credo ci siano problemi, a patto che non si vada a effettuare esperimenti contrari alle leggi di natura (es. come in Jurassic Park, per intenderci).
M- Quanto pesa l’anima? Qualcuno sostiene che pesi 21 grammi, ma mi pare che il raziocinio della scienza tenda in questo caso ad escluderlo. Inarritu a parte, non ditelo al defunto Nikola Tesla che potrebbe rimanerci parecchio male e nemmeno al suo alter ego David Bowie, che in The prestige clonava copie perfette di cappelli e di gatti. L’esistenza dell’anima è tanto complessa da richiedere un bel dibattito. Dal punto di vista strettamente scientifico non concordo con il gruppo di filosofi (frase di un’ovvietà disarmante…). Credo soltanto in ciò che viene dimostrato ed il teletrasporto non è nient’altro che un trasferimento di materia da un luogo ad un altro, una disgregazione-riaggregazione di atomi. I discorsi sofistici, in questo caso, non possono trovare dimora…
7. Il ritmo di crescita della nostra popolazione mondiale è tale che per forza di cose tra qualche anno si dovrà affrontare il problema di bloccare le nascite o sterminare parte della popolazione o lasciare che i più deboli soccombano o che i meno armati e difesi si scannino tra loro.
Oppure colonizzare altri pianeti.
Ora il viaggio interstellare è solo fantasia, ma se così non fosse, saresti disposto a partire e se si, a che condizioni?
R- Si. A patto che ci sia anche Anne Hathaway accanto a me, come in Interstellar! :)
M- Visti i trascorsi di Tom Hanks o di Sam Neill nello spazio, una bella missione extra-mondo non so se sarebbe particolarmente attraente per me. Recentemente George e Matthew si sono cimentati con la tuta spaziale con scarsi risultati…ragione per cui incaricherei un gruppo di scienziati per mettere a punto un piano di salvataggio tanto ambizioso quanto improbo, rendere fertili ed abitabili i grandi spazi deserti ed inospitali su questa Terra.
8. Un ingegnere freelance che ha collaborato sia con la Apple che con la Samsung ha fatto una scoperta straordinaria: inserendo in un modo particolare dei cristalli di Mastrolindo in polvere in una soluzione di metasilicato di sbaragnauz e bagnando una resistenza in una notte di luna piena, durante il solstizio di Kubron, stella in fondo a destra della costellazione di Ermenegildo, uno smartphone si trasforma in una ricevente universale, che può captare le conversazioni e filmare le immagini di qualsiasi luogo al mondo, anche una stanza chiusa, un bunker, una grotta, la cima di un monte, il mare della serenità sulla Luna e così via, senza limiti di spazio e condizioni climatiche.
Siccome gli è apparso in sogno il Buddha che gli ha fatto il tuo nome e poi l’ha chiamato a sé, l’ingegnere ti rintraccia, ti dà lo smartphone, ti spiega il tutto e poi parte senza fare più ritorno per andare a fare ricotte di latte di Yak sull’Everest.
Le immagini ed i suoni che potrai esportare dallo smartphone nei normali formati previsti dal costruttore hanno il valore legale di tutte le immagini prese in quel modo e tu ne devi tener conto.
Inoltre, il telefono si autodistruggerà tra una settimana, a meno che non si tenti di aprirlo o scansionarlo con sistemi di eco-radiografia, perché in questi casi esploderà subito in un milione di pezzettini minuscoli.
Che uso ne fai?
R- Proverei a girare tutta l’Italia (impossibile ma ci provo) e capterei ogni singola immagine dello splendore dei vari monumenti che i nostri antenati ci hanno lasciato, e che moltissimi non conoscono, visto che la maggior parte del capitale artistico italiano è sconosciuto dalla maggioranza della popolazione.
M- Era una di quelle giornate in cui tra un minuto nevica. E c’è elettricità nell’aria. Puoi quasi sentirla… mi segui? E questa busta era lì; danzava, con me. Come una bambina che mi supplicasse di giocare. Per quindici minuti. È stato il giorno in cui ho capito che c’era tutta un’intera vita, dietro a ogni cosa. E un’incredibile forza benevola che voleva sapessi che non c’era motivo di avere paura. Mai. Vederla sul video è povera cosa, lo so; ma mi aiuta a ricordare. Ho bisogno di ricordare. A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla… ma proverei a catturarla…
9. Per una serie di motivi rocamboleschi di cui non c’interessa nulla, erediti una fortuna economica pazzesca, una quantità di denaro talmente grande da poter da solo risanare il debito pubblico dell’intera nostra nazione.
Dopo che ti sei tolto tutti i capricci possibili ed immaginabili e presupponendo che alla fine tu abbia mantenuto abbastanza salute fisica e mentale da aver cominciato a costruire una rete giuridica ed ammistrativa da far si che il tuo capitale alimenti se stesso producendo di fatto ricchezza infinita per te e per i tuoi amici e familiari, come userai il tuo denaro? Narraci, se puoi, anche quali capricci ti toglieresti (la quantità di denaro che puoi spender te l’ho fatta capire prima… immensa è una parola limitata!)
R- I capricci personali sarebbero (aggiungo più cose possibili, tanto è pura fantasia! :) ): una buona auto, una sala cinematografica personale, una piscina, un campo da calcetto, da golf (che non userò mai, non ci so giocare, ma fa figo avere delle distese di campi inutili). Il resto mi piacerebbe investirli in varie aree: crerei con il mio collega Mattia una Casa di Produzione e Distribuzione cinematografica, per investire (non nel senso di metterli sotto con l’auto appena comprata :) ) sui giovani italiani che possono davvero raccontare uno spaccato dell’Italia, cosa che in questo momento, per la crisi economica non solo globale ma anche nello stesso settore cinematografico, non è possibile per il basso budget che si ha a disposizione. Farei dei piani di restaurazione di tutte le opere d’arte presenti in Italia, di riqualificazione del territorio, delle infrastrutture… Ricordati poi di votarmi alle prossime elezioni! :)
M- L’idea della casa di distribuzione di Riccardo mi garba alquanto e credo proprio che mi ci butterei corpo ed anima (ammesso che esista – vedi risposta 6). Oltre al Lamborghini Gallardo (rigorosamente arancio fluo) e ad una casa in campagna con lo steccato bianco metterei mano al portafoglio ed investirei nella cultura, perché l’Italia ne ha davvero un estremo bisogno. Creerei un nucleo di lavoro permanente con borse di studio, laboratori, seminari, dal cinema al teatro, dalla letteratura alla musica. Una sorta di Accademia dei Talenti con esperti da tutto il mondo.
10. Non so se grazie ad una partita a scacchi vinta con la persona/entità giusta o perché nell’aldilà qualcuno ha il senso dell’umorismo o perché era già stato scritto, ma sta di fatto che in qualche modo la Morte (si, proprio il tristo mietitore), ti viene a trovare e malgrado tu gli abbia negato un goccio di Limoncello (perché anche se lo trovi gradevole, hai sempre pensato che sia da cafone offrilo e quindi non ne tieni in casa oppure al contrario lo trovi così irresistibile che lo hai finito), Ella ti fa un grande dono: puoi far tornare dalla morte una persona, sia essa un tuo familiare defunto (io sono orfano, non scherzo, di entrambi i genitori, quindi parlo con cognizione di causa), un amico o anche un personaggio storico o una persona qualsiasi, morta da poco o da anni o da millenni, non importa.
Le regole di questa resurrezione sono semplici: chi ritorna in vita, ritorna con il corpo che aveva all’atto della morte, ma integro, quindi se era malato, ferito o menomato, torna guarito ed integro nel fisico e nella mente e con tutti i suoi ricordi di prima della morte.
Inoltre la sua resurrezione sarà uno shock inspiegabile per tutti coloro che lo riconosceranno e sta a te trovare un sistema per mettere le cose a posto.
Cosa farai? Chi farai risorgere e come giustificherai al resto del mondo ed alla persona risorta la cosa?
R- È una domanda delicata. Penso a un mio caro amico che se ne è andato qualche anno fa. Di più non vorrei aggiungere.
M- Farei tornare Asso ma solo per mettere le cose a poste con la neo-moglie Edwige Fenech. Bretella non può vincere.
Dobbiamo inoltre ringraziare Nancy Ailello di Volevo aprire un blog che ci ha ulteriormente nominati ai Liebster Awards. Qui le sue domande:
1- Perché hai aperto il blog?
R- Il blog è stato frutto di pura casualità. Ho conosciuto Mattia a Venezia, e la passione per il cinema è stato il motivo che ci ha spinto in questa piacevole avventura che dura da ben due anni.
M- Sottoscrivo quanto detto dal Socio.
2- Ti sei mai pentito di qualcosa che hai scritto sul tuo blog?
R- Sinceramente no. Tutto quello che ho scritto è stato sempre preceduto da profonde riflessioni.
M- Ancora no :)
3- Come reagisci alle critiche?
R- Normalmente. Anzi, le critiche sono interessanti per capire il punto di vista degli altri. Il problema tuttavia avviene quando la critica diventa motivo di insulti senza alcun tipo di sguardo critico. Quello mi fa imbestialire.
M- Sono persona pacifica, accetto tutto, fuorché le critiche :)
Scherzi a parte sono i diversi punti di vista a fare un dibattito. Diversi punti di vista danno spunti e stimoli; ben vengano le critiche, se fatte nel rispetto delle posizioni reciproche e con l’obiettivo di raggiungere nuovi ed interessanti scenari.
4- Un blog “rivale” che ammiri sinceramente
R- Ce ne sono tanti. Non vorrei escludere nessuno, ma sono colpito di The Cinema Company, lapinsu, cinecarbone e il blog del cinema. E naturalmente il tuo, Nancy! :)
M- Ad occhio e croce direi I cinemaniaci, anche se non ho troppo tempo per bazzicare le piazze telematiche :(
5- Un film, un libro e una canzone che ti rappresentano
R- Il film che più mi rappresenta è Il Re Leone. Anche se si tratta di un cartone, è il primo film che, da piccolo, mi ha fatto conoscere questo mondo (il che non è poco). Il libro che invece più mi ha colpito è stato Il Cacciatore di aquiloni. Road Trippin dei Red Hot Chili Peppers è una canzone che non smetterò di ascoltare.
M- Film: Eyes Wide Shut, ovvero come il Cinema mi prese per la gola con l’irrazionalità dell’essere umano, l’insondabibilità del futuro, la contraddittorietà dell’esistenza, una metafora della vita insomma. Con stile.
Libro: Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde. Un fulmine che mi colpì circa due lustri fa e mi cambiò il modo di respirare la vita. Uno scritto di una bellezza che smorza il fiato, drappeggi di eleganza mai vista di uno scrittore gaudente amante del bello morto troppo presto.
Canzone: Angel di Robbie Williams, come un brano possa farmi sentire in pace col creato.
6- Hai la possibilità di intervistare in esclusiva per il tuo blog un attore o un regista a tua scelta; chi scegli?
R- Wow, non saprei. Ho avuto il piacere di intervistare Giorgio Diritti quest’anno, ed è stata davvero una bellissima esperienza. Sarebbe molto suggestivo intervistare Paolo Sorrentino. Sara impossibile, ma credo che sarebbe davvero interessante capire il suo stile e la sua politica in termini cinematografici.
M- La scelte ricadrebbe senza dubbio sul grandissimo Martin Scorsese, ineguagliabile sotto molti punti di vista. La sua cultura cinematografica, il suo modo di interpretare la Settima arte e la sua vena visionaria varrebbero ben più di un’intervista!
7- Se potessi scrivere i tuoi articoli per un quotidiano o una rivista quale sarebbe?
R- Ho molta stima per i giornalisti de Il Fatto quotidiano. Aver creato da zero un giornale senza finanziamenti pubblici è stato sicuramente un fatto da non trascurare. Nel campo cinematografico sarebbe bello collaborare con Best Movie o con Il Cinematografo. Spero che non possa essere solo pura utopia.
M- Faccio due nomi: Il Cinematografo e QuisiparladiCinema edizione cartacea :)
8- Scheletri nell’armadio, tiriamoli fuori: il film più trash che hai visto?
R- Quello del pesce d’aprile. Alex l’Ariete ancora adesso, dopo un mese, non riesco a comprendere come sia stato possibile che un film del genere sia arrivato nelle sale.
M- Ebbene sì, anche io, quando ancora avevo i calzoncini corti, guardai Natale sul Nilo.
9- A caccia di bugie: un libro che hai finto di leggere, ma in realtà non hai neppure in libreria?
R- Gli ultimi libri di Harry Potter. Ho sfruttato il fatto di aver visto i film per far vedere agli altri di aver letto il libro (non dillo a nessuno però!) :)
M- Il Codice Da Vinci, mai arrivato in fondo.
10- A spasso nel tempo: se potessi fare un viaggio indietro nel tempo che epoca sceglieresti?
R- Come in Midnight Paris! :) Gli anni ’60-70, per andare a vedere nelle sale film come La dolce vita, Il buono, il brutto il cattivo, Il Padrino e 2001 Odissea nello spazio. Insomma, i grandi cult sono stati prodotti proprio in quel periodo d’oro del cinema, regalandoci autori italiani come Sergio Leone, Fellini e stranieri come Scorsese, Coppola e Kubrick.
M- Vorrei nascere verso la seconda metà dell’800 per potermi trovare, la sera del 28.12.1895, presso il Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi, sera della prima proiezione cinematografica della storia seduto accanto all’immortale Georges Méliès…
Nominiamo:
– Ivan
– wwayne
– lapinsu
Qui sotto le nostre dieci (semplici :) ) domande :
1- La Biennale di Venezia ti nomina direttore della Mostra del cinema di Venezia. Che tipo di impronta daresti al festival e su quali standard sceglieresti i film in concorso?
2- Hai di fronte il regista/attore dei tuoi sogni. Che domande gli faresti?
3- Gli Oscar 2015 sono stati assegnati. Sei d’accordo con le scelte dell’Academy o avresti dato più valore ad altri film presenti (o non presenti) nelle categorie?
4- Ci sono stati film che, nonostante la scarsa distribuzione nelle sale, ti ha colpito per qualità, attori e regia?
5- “Difesi il film di Roberto all’epoca in cui uscì, e lo difendo ancora oggi. Benigni ha avuto immenso coraggio a raccontare una storia così delicata. Però ogni tanto rifletto su quello che ho vissuto io visitando i campi di concentramento. C’è un orrore che ti rimane dentro e ti porta a pensare se era il caso di raccontarlo in chiave favolistica“ Sei d’accordo con l’affermazione di Carlo Verdone sul caso del film di Benigni “La vita è bella”?
6- L’Italia se ne torna a bocca asciutta da Cannes. Cosa pensi della gogna mediatica alla quale sono stati sottoposti i f.lli Coen e la giuria, diventati improvvisamente filo-francesi e afasici incompetenti in materia cinematografica?
7- C’è un attore, storicamente snobbato dai grandi palcoscenici, che secondo te avrebbe meritato maggior fortuna?
8- Qual è, a tuo avviso, il film più sopravvalutato degli ultimi anni? E perché?
9- Sequel del sequel del sequel del sequel (ad libitum) di Star Wars, qual è la tua posizione a riguardo?
10- Gap tra commedie italiane (mediamente becere, volgari e ripetitive) e commedie transalpine (leggere ma di qualità, originali, frizzanti, intelligenti). Dove stanno, secondo te, le ragioni di tale distanza? E’ soltanto una politica di pianificazione miope (finanziamenti e contributi alle produzioni sbagliate) o le ragioni sono più profonde?
Ringrazio Riccardo per la puntualità e per il suo entusiasmo!