prendiamo posto all'angolo....
Se c'è una cosa che ho sempre trovato divertente, quando naturalmente ci si limita a operare nei confini del buon gusto e della decenza, sono le schermaglie tra case editrici o quelle tra autori che dichiaratamente non si amano. Si tratta, in fin dei conti, di storie (reali) che si svolgono tra le storie (di fantasia) dei nostri eroi e personaggi preferiti, determinandone, alle volte, anche l'evoluzione e il destino (basti pensare alla distruzione di Pittsburgh ordita da John Byrne sulle pagine di Starbrand al fine di fare un dispetto al suo "nemico" Jim Shooter, creatore del personaggio e nativo di... Pittsburgh!).
Complice l'avvento dei fumetti creator owned, quei fumetti i cui diritti di sfruttamento restano di proprietà dei creatori e non delle case editrice come accade(va) di solito, il rapporto tra gli editori e i creativi sembra essere diventato sempre più complicato. Ne sanno qualcosa alla DC Comics che, con il lancio del New 52, negli ultimi tempi ha deciso di mettere al centro della propria produzione le properties (cioè i personaggi di sua proprietà) allontanando dalla luce dei riflettori gli autori che ne raccontano le storie (e che ne determinano o ne hanno determinato il successo). A far le spese di questa scelta editoriale negli ultimi tempi sono stati molti autori, gli ultimi in ordine cronologico Kevin Maguire (delle cui vicende vi ho raccontato QUI) e J. H. Williams III (una vicenda sulla quale mi piacerebbe tornare, basti dire per il momento che l'autore inglese, in coppia con l'amico Halden Blackman, aveva pianificato una lunga trama sulla serie di Batwoman che avrebbe dovuto culminare con un matrimonio gay, all'ultimo momento però la casa editrice ha cambiato idea chiedendo agli autori di stravolgere i loro piani e riscrivere una storia già realizzata, suscitando l'ira dei due e il successivo abbandono della serie affidata poi a Mark Andreyko, autore a sua volta dichiaratamente omosessuale); i due sono stati prontamente (e pubblicamente) contattati su Twitter da Brian Bendis (sempre più deus ex-machina della Marvel) che gli ha offerto di collaborare con la casa delle idee (a dire il vero, in precedenza Bendis aveva già offerto a Maguire la miniserie-evento Battle of The Atom, ma l'autore aveva declinato per accettare la sfida Justice League 3000 offertagli dalla DC prima di licenziarlo).
A questo punto interviene Rob Liefeld che, sempre su Twitter, punzecchia lo scrittore di Portland scrivendo...
Robert Liefeld: La campagna di reclutamento condotta
da Brian Bendis su twitter attraverso la quale , nel disastro della DC,
ha reclutato con successo JH Williams e Kevin Maguire
è uno dei picchi del mio 2013
La replica di Bendis non si è fatta attendere che con un tweet ha a sua volta scherzosamente reclutato anche l'ex-enfant prodige del fumetto statunitense
Brian Michael Bendis: Rob tu ed io, insieme, millie the model!!
Andiamo!! :)
il fantomatico progetto di Bendis e Liefeld
prende form(e)... anche se solo su twitter!
E chissà che da cosa non nasca cosa...
In fatto di schermaglie e sfottò non è da meno neanche Frank Cho che commenta a modo suo, con uno splendido sketch, il trattamento riservato dalla DC a Lobo (altro evento estivo di cui mi spiace non avervi parlato più diffusamente)
Chi è quel cazzone che mi ha cambiato il costume
e mi ha ha fatto vestire come una fighetta?