Lieti fini (forse!). La storia fuori di testa di un attraversamento pedonale a Viale Trastevere. Di fronte alla Polizia Municipale

Creato il 15 agosto 2015 da Romafaschifo

Vi racconto la storia, una volta tanto a lieto fine, dell'attraversamento pedonale su Viale Trastevere all'incrocio con Via delle Fratte di Trastevere e San Gallicano. Uno slargo all'altezza di Piazza Mastai (sul lato opposto), in cui ogni giorno transitano migliaia di veicoli pubblici e privati e di pedoni.

Fino a quest'anno, da almeno una decina d'anni, e nonostante a 50 metri ci sia una delle sedi del Primo Gruppo della Polizia Municipale, la situazione dell'attraversamento era quella che si vede nelle foto sopra. Maghine accatastate assolutamente alla romana, gente che per passare doveva fare la classica strusciata tra i veicoli, pedoni buttati in mezzo alla strada, nessuna possibilità di transitare per disabili, non vedenti, genitori col passeggino, o persone poco agili, visto che le auto occupavano tutto il posto. I vigili, a 50 metri da lì, non hanno mai fatto una multa. Strisce pedonali: nada. E' appena il caso di ricordare che siamo in pieno centro storico, in una strada e un quartiere pieno di vita a ogni ora, e dunque il passaggio pedonale dovrebbe essere garantito, difeso, protetto. Nulla di tutto ciò negli ultimi anni: anzi, le auto venivano lasciate parcheggiare in divieto, in una zona in cui il parcheggio regolare si paga, con ulteriore danno economico per il Comune e per tutti noi. 

Ad aprile 2015, lavori Acea-Italgas. Incredibilmente, dopo i lavori si vedono degli operai disegnare le strisce pedonali. Fine dell'incubo? Niente affatto. Le strisce vengono disegnate alla romana, come nella foto qui sopra. Fino a un pezzo! Nessuno tocca il parcheggio illegale! Per attraversare, si continua a strusciarsi sulle auto. Disabili, passeggini, ecc? A casa.

A quel punto (11 maggio), segnalo via email la cosa all'Assessorato ai lavori pubblici (assessorato.lavoripubblici@comune.roma.it). Mi sembra incredibile che una volta che si spendono dei soldi, il problema non venga risolto, e ci ritroviamo pure con la beffa! Dopo un mese e 25 giorni arriva la prima risposta: "abbiamo segnalato alla ditta e ora i lavori dovrebbero essere stati completati". Falso. Il 6 luglio le strisce erano come nelle foto qui sotto. Non solo sempre uguali, ma già quasi del tutto scolorite. Ottimo lavoro e ottimi materiali a quanto pare!


Lo faccio presente all'Assessorato, che in un'email il 28 luglio mi dice: "l'impresa ci ha comunicato che ora i lavori sono stati portati a termine". Di nuovo falso! Capite? Non che l'assessorato non abbia fatto presente all'Acea-Italgas la sua mancanza, ma Acea-Italgas (o meglio la ditta cui Acea Italgas ha dato l'appalto) ha risposto mentendo, dicendo che i lavori erano stati eseguiti, e l'Assessorato non ha nemmeno controllato se era vero! In quante altre strade di Roma ciò accade? Ora avete capito il perché delle mille strisce disegnate a metà o proprio non disegnate? Ovvio che facciano così: il Comune non controlla. Neppure quando viene allertato dai cittadini. Nessuno tra le decine di migliaia di addetti comunali esce dall'ufficio. In quante altre strade le strisce pedonali non sono garantite per questo pressappochismo di chi deve controllare, e per le inadempienze di chi esegue i lavori? Nelle foto qui sotto le strisce pedonali il 28 luglio.



E finalmente il lieto fine. Evidentemente all'Assessorato qualcuno si è stancato di farsi prendere in giro, oppure qualche direttiva dai piani alti del Comune ha convinto i dirigenti a un atteggiamento più produttivo, oppure la paura delle inchieste ha messo il pepe su qualche scrivania. Il 12 agosto sulla strada appaiono dei cartelli e le strisce vengono disegnate nella loro interezza. Ora l'attraversamento pedonale non è più degli incivili che "mefermopecinqueminuti e fattelicaxxitua tanto nundofastidioanisuno". Ora è dei pedoni.


Quest'angolo di Trastevere è entrato nel XX secolo. Entrerà nel XXI quando ci sarà uno scivolo per disabili, quando i marciapiedi saranno allargati, quando non ci vorranno anni di attesa e mesi di corrispondenza con gli uffici per avere la normalità nelle strade, quando la furbizia e la sciatteria usciranno dal vocabolario delle aziende che hanno a che fare dal comune, quando un informe slargo adibito a parcheggio nel centro storico di Roma sarà valorizzato col corretto arredo urbano e trasformato in un angolo di città decente e fruibile.

Riccardo
*Riccardo, grandi complimenti per la tua insistenza. Un migliaio di cittadini come te (lo zero virgola zero zero zero dei cittadini romani) e la città sarebbe sensibilmente diversa. 
Quanto ai risultati restiamo tuttavia pessimisti: quelle strisce non sembrano essere state realizzate con materiali di qualità. Si scoloriranno presto e al rientro a fine agosto le auto torneranno a posteggiare in maniera criminale impedendo ai pedoni di passare. Anche perché, come tu giustamente sottolinei, con questo arredo urbano non si può pretendere nulla di diverso. Speriamo di sbagliarci. 
-RFS