“Lieto evento” e l’autrice è la francese Eliette Abécassis, docente di filosofia e autrice di successo, giovane donna idealista e femminista, che ricorda molto da vicino la protagonista del suo nuovo romanzo, Barbara: bella, determinata nel lavoro e innamorata. Il suo compagno è Nicolas, sportivo e amante dell’arte e della libertà, e insieme vivono nell’affascinante quartiere parigino del Marais, escono con gli amici, fanno viaggi esotici in giro per il mondo… Insomma sono felici! Ma a un tratto irrompe, a devastare il loro paradiso, il cataclisma dell’arrivo di una figlia: il corpo di Barbara improvvisamente viene invaso da un “alieno”, si gonfia, si deforma; poi deve fare i conti con lo strazio fisico del parto, l’abbruttimento del ritorno a casa, il supplizio delle notti in bianco, la fuga degli amici, il sesso stanco o assente e le dispute con il neo-padre. Il paradiso in cui pochi mesi prima viveva la giovane coppia viene distrutto, ribaltato, cancellato con l’arrivo piccola Léa, egoista e indifferente, come tutti i neonati: tra Barbara e Nicolas non c’è più comprensione, complicità, sintonia, non c’è più amore. La conclusione è amara: Barbara e Nicolas si lasciano, perché non sono riusciti a diventare una famiglia e a resistere all’urto della vita, ma il finale sarà una sorpresa.
Éliette Abécassis nata da una famiglia ebraica sefardita di origini marocchine, allieva della École Normale Supérieure (ENS) di Parigi, dopo aver ottenuto la licenza d'insegnamento universitario (agrégation) in filosofia è nominata docente a Caen. Suo padre, Armand Abécassis, anch'egli professore di filosofia a Bordeaux, è noto per i suoi studi sull'ebraismo. Ebrea praticante, la sua educazione e la sua vita sono intrise della religione e cultura ebraica.Per la stesura del suo primo romanzo Qumran non si accontenta di attingere alle sue conoscenze precostituite sul mondo ebraico, ma spinge le sue ricerche fino a viaggiare in Israele, a Gerusalemme e a Qumran, e negli Stati Uniti, allo scopo di accumulare il maggior numero di dati. Le ricerche durano tre anni, e saranno ricompensate: il romanzo è pubblicato nel 1996 e ottiene immediatamente un successo enorme, tanto da essere tradotto in diciotto lingue.
L'anno dopo pubblica L'or et la cendre, storia misteriosa dell'assassinio di un teologo berlinese; in questo stesso anno inizia la sua attività di insegnante di filosofia all'università di Caen. Nel 1998 E. Abécassis scrive un saggio sull'origine filosofica dell'omicidio: Petite Métaphysique du Meurtre.
Il romanzo successivo, La Répudiée, è finalista al Grand Prix du roman dell'Académie française e al Prix Femina. Il romanzo si ispira alla sceneggiatura da lei scritta per il film Kadosh del regista israeliano Amos Gitai.
Anche in questa occasione non si limita a mettere a frutto la sua conoscenza del mondo ebraico, ma si basa sull'esperienza acquisita nei sei mesi vissuti nel quartiere ultraortodosso di Mea Shearim, a Gerusalemme. Nel 2001 con Le Trésor du Temple racconta il seguito di Qumran: i due protagonisti, Ari Cohen e Jane Rogers, si ritrovano per indagare sul segreto del Tempio di Gerusalemme. E proprio a Gerusalemme E. Abécassis si sposa in quello stesso anno.
La trilogia di Qumran adotta con efficacia la forma del romanzo d'avventura e di suspense dissimulando fra gli intrighi erudizione e ambizione metafisica.
Dopo quest'ultimo romanzo, la creatività di E. Abécassis si volge ad aspetti più personali e psicologici. Nel 2002 pubblica Mon père, romanzo sconvolgente che racconta la rimessa in causa di una relazione idilliaca padre-figlia. Il romanzo Clandestin entra a far parte nel 2003 della selezione dei dodici titoli del Premio Goncourt.
Da questo romanzo è stato tratto il film “Travolti dalla cicogna” di Rémi Bezançon, con Louise Bourgoin e Josiane Balasko in programmazione da questo weekend