Life is Strange Episodio 2: Out of Time – Non c’è una scelta sbagliata

Da Videogiochi @ZGiochi
di Massimo "Lestath" Costante

Il nostro appuntamento con la neonata serie di Life is Strange si è fatto attendere e forse anche troppo, ma questo lo sapevamo già. Una buona serie televisiva fa sì che ogni episodio faccia da collante al successivo e così via, e il titolo di Dontnod è riuscito a fare lo stesso con un buon episodio pilota che trovate recensito a questo link. Per chi si addentra per la prima volta alla lettura di informazioni su questa serie, come abbiamo già anticipato nella precedente recensione, ci teniamo a dire che la nostra prima impressione su Life is Strange è stata quella di una preziosissima originalità. Non fatevi ingannare dai protagonisti o dal contesto “teen drama”, Life is Strange vuole raccontarci qualcosa di nuovo in una nuova maniera. Il bozzolo della crisalide si è schiuso e voi siete al centro di Arcadia Bay.

FUORI TEMPO MASSIMO

Come una crisalide, qualcosa di nuovo è effettivamente nato, stiamo parlando degli straordinari poteri della nostra protagonista Maxine Caulfield, che vi daranno anche in questo episodio la possibilità di riavvolgere il tempo e di variare alcune scelte effettuate nel corso dell’avventura. In questo Out of Time, vi viene data la possibilità di far vedere alla vostra amica ritrovata Chloe e ad altri personaggi incontrati alla Blackwell Accademy i poteri di cui siete dotati, spesso con gesti semplici o azioni di cui inizialmente noi stessi non riuscivamo a comprenderne il senso, credendo quindi si riducessero quasi a banalissimi riempitivi dell’avventura. Ed è proprio qui che ci sbagliavamo. Out of time non fa altro che proiettarci ad Arcadia Bay, facendola diventare l’universo centrico di Maxine. Sono proprio i personaggi che orbitano nel sistema di Arcadia Bay che in questa occasione ci propongono lentamente le loro vite, spesso li ritroviamo vittime di abusi sessuali, vittime della droga o ancora del bullo di turno, dandoci non semplicemente degli stereotipi come si potrebbe pensare, ma un modo diverso di raccontare la vita che si unisce benissimo con quella di Max.

Anche stavolta la narrazione procede con un lento ritmo, come a voler far vivere nell’interezza tutte le possibilità offerte dai poteri di Max. Spesso ci è sembrato che molte azioni fossero semplicemente pretestuose, ma soltanto quando ci siamo ritrovati alla fine delle due ore di gioco offerte abbiamo capito il loro senso, come se un enorme mosaico puntiforme avesse preso forma. Chi ha scritto la sceneggiatura di Life is Strange, vuole intenzionalmente tradire le nostre impressioni, depistandoci, con effetti sorpresa che nemmeno stavolta si faranno attendere troppo, togliendoci di mente alcuni interrogativi e ponendone di nuovi. Ancora fortissimo il senso di immedesimazione che l’avventura riesce ad offrire grazie al senso di impersonificazione della nostra protagonista Maxine, tutto merito di una bella regia che riesce in un’ottima miscela di immagini, buone inquadrature e la già lodata colonna sonora. Nessuna scelta è quella sbagliata, ma prendetevi il vostro tempo a ponderare, giocate pure a riavvolgere il vostro tempo, e cogliete le sfumature, ad oggi siamo convinti che i ragazzi di Dontnod abbiano puntato a questo tipo di divertimento. Non vi pentirete di averlo fatto.

LA CORNICE DEL TEMPO

Vogliamo spendere ancora qualche parola per quanto riguarda la magnificenza dell’Unreal Engine 3, ma soprattutto sulla maestria dei programmatori nella gestione delle luci negli ambienti: esplorare Arcadia Bay e l’istituto di Blackwell sarà una vera gioia per gli amanti della fotografia, dando giustizia alle passioni fotografiche di Maxine, con un enorme lavoro di ricerca, con molteplici ricorsi a immagini di quotidiani, Google Street View e altre risorse che rappresentassero al meglio tutta l’area Nord-Ovest degli Stati Uniti, con una particolare attenzione sui periodi e quindi i colori autunnali. Tutto questo lavoro viene al meglio rappresentato dall’engine su qualunque piattaforma di gioco stiamo adoperando che sia old gen piuttosto che sulle attuali console.


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