Pomeriggio di grandissima intensità nella Liga: dopo la vittoria, soffertissima, di ieri sera del Valencia (1-0 al Granada), sono subito scese in campo le big. Al Camp Nou il Barcellona ha regolato il Las Palmas (2-1) con una doppietta di Suarez, due ore dopo è stata la volta di Real Madrid-Malaga, il più classico dei testa-coda. Gli uomini di Benitez, dopo quello all'esordio a Gijon contro lo Sporting, incamerano il secondo 0-0 della stagione e cedono la vetta della classifica dopo appena tre giorni di permanenza. Il tema principale è però, senza dubbio, l'infortunio occorso a Leo Mess i: due mesi di stop per l'argentino.
Rottura del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro: è questo il responso medico dopo l'infortunio subito dalla pulce al 3′ di Barcellona-Las Palmas. Sei-otto settimane di stop, è questo il periodo ipotizzato per il recupero, chissà se in tempo per il "Superclasico" del 21 novembre. Luis Enrique sta perdendo letteralmente i pezzi, soprattutto in attacco: Arda Turan ancora non può essere utilizzato per il blocco imposto dalla Fifa, Pedro ha salutato poco prima della chiusura del mercato, Rafinha ha subito un infortunio ancora più grave. Il Camp Nou è rimasto ammutolito, consapevole che il fuoriclasse raramente in carriera ha lasciato il campo per fastidi di poco conto. Il silenzio generale è stato interrotto dai continui cori inneggianti all'indipendenza (domani in Catalogna sarà tempo di elezioni) e dal gol al 24′ di Suarez: bello il colpo di testa dell'uruguaiano su cross di Sergio Roberto, sempre più convincente nel ruolo di terzino.
Ripresa ugualmente placida: Neymar e Rakitic provano a prendersi più responsabilità, il brasiliano calcia fuori un calcio di rigore confermando la piccola maledizione dei catalani dal dischetto. Il raddoppio arriva comunque al 52′, ancora Suarez a segno: bello spunto di Munir sulla destra, velo di Busquets e conclusione a colpo sicuro dell'ex Liverpool. Dignitosa la partita del Las Palmas che trova anche il gol, peraltro meritato per le numerose occasioni - anche potenziali - avute, nel finale: El Zhar approfitta dell'errore di Mascherano e serve Viera, la cui conclusione è deviata da Piqué e beffa ter Stegen. Finisce 2-1, ma non c'è tanta voglia di festeggiare.
Ce n'è ancora meno al Bernabeu, dove il Real Madrid non riesce a battere il Malaga, fanalino di coda e unica squadra a non aver segnato ancora un gol nella Liga. Gli andalusi non ci riescono neppure nella capitale, anche se di occasioni, soprattutto nel finale, ne sono arrivate copiose (Amrabat, prima dell'espulsione, migliore dei suoi). Non paragonabile, però, all'assalto al fortino messo in scena dal Madrid, clamorosamente impreciso anche nei suoi uomini più rappresentativi davanti a Kameni. Il pessimo pomeriggio di Benitez è completato dall'infortunio muscolare di Jesé, out a inizio ripresa.
Grandissima la prestazione del portiere camerunense che ha letteralmente mandato al manicomio Cristiano Ronaldo e soci. Peccato che abbia rischiato di rovinare tutto con un paperone a un quarto d'ora dalla fine su una conclusione di Isco. Provvidenziale Weligton alle sue spalle, ma il dubbio rimane anche dopo numerosi replay: il pallone ha passato interamente la linea di porta? E' un gol fantasma? L'ultimo quarto d'ora è da infarto, il Malaga nonostante l'inferiorità numerica spaventa Keylor Navas ma allo stesso tempo si salva non si sa bene come quando Cristiano Ronaldo con un colpo di testa in tuffo, praticamente da due metri, mette alto. Il portoghese compie un altro errore al 94′, quando prova a beffare tutti segnando con la mano ma privando di fatto a Varane di appoggiare da due passi. Giallo e frustrazione ai massimi storici. Concentrazione in tutte le fasi del gioco, anche in quella realizzativa, è quello che si chiede a una big: Benitez sa già dove lavorare.
Liga, shock Messi: due mesi fuori! Real Madrid fermato dal Malaga ultima modifica: da