COMUNICATO STAMPA
La grapich novel, edita dalla storica casa editrice milanese Hazard edizioni, racconta la storia di Antonio Ligabue, il pittore “matto” e geniale della bassa reggiana. “Al Matt”, “al Tedesch” sono solo due dei molti nomignoli che gli furono affibbiati. Disprezzato, schernito, rifiutato, segnato da una infanzia fatta di miseria, disperazione e abbandono, divenuto famoso prima come personaggio e poi come artista, non ebbe casa, né famiglia; viveva all’aperto, dormiva sotto la luna.
Di Ligabue, le pagine di Giusti, raccontano le sofferenze dell’uomo immerso nel “Mondo piccolo” del “Grande Fiume”. Attraverso un gioco di rimandi e citazioni, il giovane autore ricostruisce e immagina la vita del pittore emiliano e i suoi incontri con il suo mentore, il pittore Mazzacurati, ma anche con i soldati tedeschi, gli uomini di Mussolini e le tigri scappate da chissà quale circo. In una Bassa raffigurata come un ambiente metafisico la sua forma di vita sembra trovare espressione in un grande ruggito arcaico, disperato e profondo.
Sabato 22, all’Elefante (che con questa presentazione inaugura una serie di eventi che animeranno il locale fino a Natale), Giusti incontrerà i lettori per parlare e fare disegni. Sarà inoltre inaugurata una piccola mostra di tavole originali che saranno poi esposte allo Spazio “WoW”- Museo del Fumetto di Milano (durante l’Expo) e al Museo “Antonio Ligabue” di Gualtieri, durante le celebrazioni per i cinquanta anni dalla morte di quello che è stato il più famoso dei pittori naif del Novecento italiano.