Light – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 10/07/2014

PC TESTATO SU
PC

Genere: Azione

Sviluppatore: Just A Pixel

Produttore: Team17

Distributore: Digitale

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 14/07/2014

VISITA LA SCHEDA DI Light

Trama carina Cortissimo, troppo costoso per quanto offre

Gameplay semplice e immediato... … Ma avrebbe potuto offrire tanto di più

Delizioso dal punto di vista grafico

Negli ultimi anni c’è stata una riscoperta lenta e graduale dei così chiamati “stealth game”, che s’erano un po’ persi per strada, rimanendo in carreggiata soltanto con alcuni esponenti. Non si può dire che in questa particolare categoria del genere azione non si siano affermati anche titoli indie, da Dynamite Jack per arrivare al più recente Stealth Bastard Deluxe. Just A Pixel, in collaborazione con Team17, ha così deciso di proporre la sua idea di stealth con Light, gioco in uscita su Steam il 14 luglio ad un prezzo di 11,99 €. Di seguito il nostro resoconto.

Sguscia, sabota, ruba

Il primo impatto con Light è assolutamente stupefacente. Stile grafico minimalista con visuale dall’alto e mappe disegnate come se fossero tavole progettuali, look unico e senso di nuovo. Se bastassero le prime impressioni per dare un giudizio definitivo, il lavoro di Just A Pixel sarebbe da classificare alla voce “capolavoro”, e invece proprio così non è, almeno a lungo andare. Il titolo indipendente pubblicato da Team17 ci propone un inizio lento e di certo poco originale: non conosciamo la nostra identità, tanto meno cosa stia accadendo attorno a noi. Pian piano, così, portando a termine i 12 livelli di gioco inizieremo a mettere a fuoco, ricollegando i pezzi e arrivando ai motivi che ci hanno portato in quel luogo, a comportarci in maniera tale che definire “strana” sarebbe un eufemismo. Un uomo che ha perso la memoria, questo saremo in Light; un uomo che dovrà ricorrere alla furtività e all’astuzia per sventare quello che si preannuncia un complotto su scala mondiale. Ed è proprio sul fattore furtività che lo sviluppatore ha deciso di puntare tutto, proponendo agli appassionati uno stealth game vero e proprio, ma dallo stile minimalista come detto in apertura, non solo dal punto di vista grafico.

Quanto esposto trova riscontro in termini di gameplay, semplice e diretto, immediato e che si adatta a diverse fasce di videogiocatori. Attraverso pochi e classici comandi – ‘WASD’ per il movimento, ‘E’ per interagire con gli oggetti, ‘Q’ per l’hacking e la barra spaziatrice per effettuare un’uccisione – compiere e muovere i primi passi è un gioco da ragazzi. Recuperare documenti e dossier scottanti, manomettere terminali elettronici per disattivare telecamere o porte di sicurezza, quindi analizzare e-mail, raggirando o eliminando minacce nemiche quali guardie, è la routine in questo piccolo ma intrigante videogioco. Peccato che tutto finisca in men che non si dica (il gioco dura appena un’ora) e che gli elementi con cui è possibile interagire nelle singole locazioni siano ridotti all’osso. Le meccaniche stealth, per quanto funzionali e adatte alla tipologia di contesto, appaiono molto semplificate e poco profonde, e il livello di sfida è tutt’altro che elevato, anche se procedendo nell’avventura la difficoltà tende a salire un po’. In alcuni frangenti ci son tornati alla mente i tempi che furono, quando dopo aver ucciso una guardia – o semplicemente un nemico – c’era l’obbligo di nascondere il corpo in armadi o zone buie, particolarità possibile anche in Light, che consigliamo caldamente qualora si senta la necessità di tramortirne una; così come di ricorrere a travestimenti. Insomma, Light è un titolo stealth che si ispira ai classici del genere, sfruttandone i cliché in termini narrativi, per raccontare in maniera diversa e particolare una breve, anzi brevissima, storia. In ogni livello avremo compiti ben precisi da portare a termine, come rubare documenti o manomettere un sistema informatico passando inosservati, piazzare prove o entrare in zone altamente sorvegliate, e questo in parte stimola la rigiocabilità degli stessi per aumentare punteggio e valutazione ottenute, che terranno conto delle uccisioni commesse, soprattutto; il principale problema sta però nel fatto che per compiere uno score perfetto non è richiesto molto sforzo, basterà prestare un po’ di attenzione. Oltretutto, la decina di livelli ora disponibili evidenziano un problema di fondo non indifferente: una scarsissima longevità, che considerando il prezzo di lancio di circa dodici euro diventa ancor più un’aggravante. In un’ora o poco più, tanto dipenderà anche dalla vostra bravura, vedrete Light giungere ai titoli di coda, con l’impressione che questo intrigante stealth game avrebbe potuto offrire molto di più e che magari per qualche problema gestionale, o interno al team di sviluppo, non si sia riusciti a renderlo più completo di così.

Qualche trovata in termini di gameplay, una maggior complessità del sistema di hacking qui molto semplicistico (basterà premere un tasto e via) e più livelli, o magari un editor interno, o lo stesso Workshop Steam, avrebbero garantito a questa produzione maggior risalto e una valutazione più alta di quella che ci sentiamo di dare al momento. Non è detto che le tanto attese migliorie non arrivino in futuro, ma al prezzo di lancio indicato Light offre davvero poco perché diventi un titolo su cui puntare fin da subito. Con uno sconto opportuno, comunque molto forte vista la sua brevità, potrebbe avere un senso, ma non basta un comparto grafico minimalista e ricercato a giustificare un tale esborso. Perché se è pur vero che ogni stage rende al meglio per via del particolare stile grafico adottato, che ricorda moltissimo le tavole progettuali con annessi arredamenti, e le tonalità di colori che vanno dal blu al bianco, o quelle che interessano i personaggi in gioco (semplici quadratini) che anch’essi si differenziano per colore a seconda che siano guardie o civili, rendono il complesso artistico non poco allettante, non possono venir meno le considerazioni a livello di gameplay e di contenuti, che nel titolo di Just A Pixel non colpiscono, né lasciano il segno. Dal punto di vista sonoro, pochi gli effetti ma di buona qualità, e discreti i brani musicali che accompagnano l’azione di gioco. Niente di eclatante, ma tanto basta per smorzare il silenzio che regna sovrano durante il procedere della storia, fatta di documenti e dossier scritti, non recitati quindi, tanto meno proposti tramite cutscene.

IN CONCLUSIONE
Light si accoda a tanti altri progetti indipendenti riusciti solo in parte, se non per immediatezza del gameplay e immersione, per longevità e profondità, di conseguenza per un rapporto qualità/prezzo non proprio conveniente. Se soltanto l'opera di Just A Pixel fosse stata un po' più longeva e avesse rischiato di più in alcuni frangenti di gioco, il risultato complessivo sarebbe stato di ben altro spessore; speriamo che a tal proposito venga presto lanciata l'integrazione al Workshop Steam, o introdotto un editor di livelli che potrebbero soltanto fare del bene alle vendite di questo videogioco. Ad ogni modo noi di Z-Giochi ve lo consigliamo, ma a prezzo di saldo. ZVOTO 6.5
Voto dei lettori6.5
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È DI NOTTE CHE È BELLO CREDERE ALLA LUCE COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!