Puntuale come un ritardo di Trenitalia, l’arrivo del ciclo prima di partire per le vacanze e gli auguri di Natale al 23 dicembre, è arrivato il rapporto annuale di wordpress… Dannati folletti! Ma non hanno da sbronzarsi da qualche parte invece di venire a farmi le pulci? A quanto pare no, così ho scoperto che potrei scrivere il più alto trattato di critica cinematografica che sia mai stato partorito da mente umana, ma tirerà sempre più un Fassy che un carro di buoi… Se l’articolo più letto del blog è il mio trattato antropologico su Michelino e il termine di ricerca supremo che porta a questi serafici lidi è “Michael Fassbender”, forse qualche domanda dovrei farmela, no? Inoltre ho scoperto anche che Zeus, oltre a essere il mio commentatore di fiducia, è anche il mio social media manager, dato che un sacco di gente è capitata da queste parti traghettata dal suo blog… Grazie, amico mio… A buon rendere!
CINEMA: Non ci capitava da ANNI di innamorarci perdutamente di un film italiano, ma al primo posto della nostra personale classifica del 2015 c’è Suburra di Stefano Sollima.
SERIE TV: Con l’arrivo di Netflix la mia vita è cambiata… Perché avere una vita sociale quando hai il binge watching?! Mi sono fatta del male con This is England ’90, mi sono immersa negli anni ’60 di Aquarius, ho amato Jessica Jones, ho difeso con le unghie e con i denti la seconda stagione di True Detective, ma il podio di quest’anno se lo contendono Narcos e Show me a hero senza ombra di dubbio!
Show me a hero, invece, ha alimentato il mio essere Queen in the Angst come poche cose in quest’anno… Sarà che sto ancora elaborando il lutto di Sons of Anarchy, sarà che Supernatural non mi smuove più le budella e il dotto lacrimale come una volta, ma la HBO e Oscar Isaac mi odiano, è ufficiale!
“Nel più profondo del suo spirito Tazaki Tsukuru capì. A unire il cuore delle persone non è soltanto la sintonia dei sentimenti. I cuori delle persone vengono uniti ancora più intimamente dalle ferite. Sofferenza con sofferenza. Fragilità con fragilità. Non c’è pace esente da grida di dolore, non c’è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c’è accettazione che non nasca da una perdita. Perché alla radice della vera armonia ci sono dolore, sangue e perdite.”
And last but not least l’UOMO DELL’ANNO non poteva che essere lui, l’uomo che da quasi dieci anni alimenta il mio fangirlismo a ogni piè sospinto. L’uomo che nel 2016 ha deciso di uccidermi non con uno, non con due, ma con innumerevoli uscite cinematografiche. L’unico uomo per il quale sarei anche capace di appendere la mia carriera al chiodo… Tanto non me lo chiederebbe mai, lo so! Signore e signori, l’unico, l’inimitabile Michael Fassbender!
Ps. E se siete curiosi di sapere come Michelino ha deciso di uccidermi il prossimo anno, non perdetevi domani la nostra personale TOP10 dei film più attesi nel 2016! E a proposito, amicici, Buon 2016!