Finalmente, dopo un weekend un po’ impegnativo a livello alcolico, sono qui a raccontarvi l’evento a cui ho partecipato giovedì sera (quindi sì, il mio fine settimana ad alta gradazione ha avuto inizio con un giorno di anticipo).
All’Alcatraz di Milano è stato presentato il nuovo Rolling Stone Magazine. Non so quanti di voi usano comprarlo in edicola o quanti lo hanno fatto in passato, ma anche se stiamo vivendo l’era dei kindle, dei tablet e degli smartphones nessuno dovrebbe togliersi il piacere di sfogliare qualche pagina cartacea.. non solo di libri, ma anche di giornali. E secondo il mio modestissimo parere, Rolling Stone potrebbe essere un valido e ottimo incipit.
Ovviamente la location si presta ad accogliere molta gente e difatti il locale era bello guarnito, ho rivisto Ringo Dj (di Virgin Radio, ndSilvia – potete vedere una foto di repertorio rock qui), c’era inoltre una quantità di fighi inquantificabile (niente foto di repertorio in questo caso, I’m sorry) e Olly, ex cantante degli Shandon – e attualmente dei The Fire e sicuramente di qualche altro milione di band.
In effetti l’invito prometteva, oltre al cibo che abbiamo scofanato, anche live music il che non guasta mai.
Il soffitto dell’Alcatraz era adornato dalle pagine del primo numero a grandezza Godzilla, moltofigomoltobello.
C’era poi il corner per la foto official style con lo sfondo da veri VIPsss, ovviamente ho fatto anche io la mia figura di poo poo shit al costo complessivo di una simpatica maglietta targata Rolling Stone – #lamusicaringrazia (hashtag ufficiale).
Dopo qualche cannolo, un paio di bignè al cioccolato e qualche vodkafragolaelemonsoda, sale sul palco una tale di nome Marianne Manage che, scusate l’ignoranza, non sapevo manco chi fosse. Ma devo ammettere, bella voce anche se il genere non mi appartiene.
Poi ecco che si rivela la presenza di Olly, che sale sul palco con la sua (nuova?) band e ci fa ascoltare sempre della buona musica.
Ho dimenticato di dirvi che la serata era open bar e per evitare disastrose conseguenze ho deciso di abbandonare la nave verso mezzanotte, troppo presto lossò. Sono zompata sulla mia Enjoy e sono tornata a casa con un giga poster della MUSICA che potete gentilmente visualizzare qui sotto in (un’altra) immagine di repertorio personale.
Non vedo l’ora di avere una casa mia per incorniciarlo e dedicargli una parete tutta sua.
S.