…Like Clockwork: il Ritorno dei Queens of the Stone Age

Creato il 31 ottobre 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Matteo Vaccaro31 ottobre 2013iano Nessun commento

Dopo sei anni di silenzio, si fa per dire visto che molti dei componenti erano impegnati in progetti paralleli, come i Them Crooked Vultures (Josh Homme) e i Dead Weather (Dean Fertita), tornano i Queens of the Stone Age, o meglio torna Josh Homme, con una band rivoluzionata alla sessione ritmica, con l’ingresso dopo il licenziamento di Joey Castillo di un nuovo batterista, ovvero Jon Theodore ex Mars Volta. Confermati Michael Shuman al basso e Dean Fertita alle tastiere, nonché Troy Van Leeuwen che collabora con Josh già dal tour seguente all’uscita di Songs for the Deaf (2002). …Like Clockwork non passerà alla storia come il capolavoro della band, ma è sicuramente migliore del precedente Era Vulgaris (2007), mezzo passo falso del gruppo, che non aveva avuto il coraggio di cambiare il proprio stile musicale. La cosa è invece ben riuscita in …Like Clockwork che è piuttosto lontano dal sound delle prime opere che risentivano dell’influenza Kyuss, tranne che per il singolo My God Is the Sun, dove il riff ricorda molto lo stile di Rated R (2000). L’album ha ricevuto delle ottime critiche ed è riuscito a piazzarsi al secondo posto della classifica UK e a raggiungere la vetta negli States, dove ha venduto più di 90.000 copie nella prima settimana. Disco rock dell’anno secondo la stampa americana, per lo più per la mancanza di concorrenza. Molti i “big” presenti in questo lavoro, primo fra tutti Nick Oliveri, che ritorna, dopo la brusca separazione del 2004 dall’allora amico Josh Homme, come backing vocal nella traccia quattro dell’album, If I Had a Tail, insieme a Mark Lanegan (una mini reunion per ricordare i tempi di Songs for the Deaf). Altro grande presente in studio è Dave Grohl, che dà il suo contributo oltre che nel singolo e nella già citata If I Had a Tail anche in Fairweather Friends, Smooth Sailing e I Appear Missing. Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Alex Turner degli Arctic Monkeys fanno la loro apparizione in Kalopsia. A sorpresa troviamo poi Elton John al piano in Fairweather Friends e Jake Shears degli Scissor Sisters in Smooth Sailing.

Keep Your Eyes Peeled canzone di apertura dell’album è segnata da un suono saturo e pesante, che tende a creare un’atmosfera cupa talvolta interrotta da una chitarra distorta che sembra quasi voler parlare. I Sat by the Ocean, secondo singolo tratto dal disco, è più vicino al classico suono QOTSA, chitarra incalzante, cambi di ritmo e solo “tirato”, anche se è degno di nota il cambiamento nello stile vocale di Josh Homme. …Like Clockwork è un’opera piena di momenti lenti, d’atmosfera come in The Vampyre of Time and Memory, dove le tastiere la fanno da padrone (Pink Floyd nell’aria). Nella già citata If I Had a Tail ritorna lo stile Queens, ma più dark rispetto alla precedente I Sat by the Ocean. In My God is the Sun, ovvero il primo singolo, si respira l’aria dei tempi migliori, riff potente, cantato alla Josh, Dave Grohl alla batteria. Trent Reznor crea un’atmosfera rarefatta in Kalopsia, in cui la parte vocale e i suoni psichedelici delle tastiere ricordano molto i Pink Floyd di Wish You Were Here e The Wall. In Fairweather Friends troviamo un inedito Elton John al piano, sicuramente uno dei pezzi migliori. Un’altra bizzarria sta nella seguente Smooth Sailing dove si sente il cantato in falsetto di Jake Shears, su un riff secco e distorto di Homme, un azzardo geniale. L’attacco di I Appear Missing ricorda God Is in the Radio da Songs for the Deaf (in realtà niente di più sbagliato visto che si ritorna a strizzare l’occhio alla psichedelia), ma con un sound più corposo e secco, con intervalli strumentali che ricordano i King Crimson, ed un finale tiratissimo che sfuma dando il la alla conclusiva …Like Clockwork che dà il titolo all’album, una ballata con Charlie May degli Spooky, un duo house/techno inglese, al piano.

Una bella trovata è stato il lancio dei video d’animazione che accompagnano i brani dell’album e che sono frutto della genialità dell’artista inglese Boneface, il quale ha dato vita anche alla suggestiva copertina del disco che trae ispirazione da una immagine promozionale datata 1931 del film Dracula (per intenderci quello diretto da Tod Browning ed interpretato da Bela Lugosi). Tra l’altro nelle performance dal vivo Josh Homme si mostra solitamente al suo pubblico con cappotto lungo e colletto rialzato, richiamando così lo stile della cover. I Queens of the Stone Age saranno in Italia il prossimo 3 novembre per un’unica data al Mediolanum Forum di Milano e i fan sono carichi di aspettative per questo live che sperano possa cancellare la grande delusione per il loro ultimo concerto italiano a Bologna del 2008 nel quale uno stanco (e ubriaco) Josh Homme fece una magra figura suonando solo un’ora e un quarto.

Tracklist:

Keep Your Eyes Peeled – 5:04

I Sat by the Ocean – 3:55

The Vampyre of Time and Memory – 3:34

If I Had a Tail – 4:55

My God Is the Sun – 3:55

Kalopsia – 4:38

Fairweather Friends – 3:43

Smooth Sailing – 4:51

I Appear Missing – 6:00

…Like Clockwork – 5:24


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