Secondo la ricostruzione della Lila, al termine delle selezioni per l’assunzione di personale di volo, la compagnia ha chiesto un certificato di sieronegatività e i dipendenti che non l’hanno potuto produrre non sono stati assunti. Da parte sua Lufthansa si è rifiutata di commentare e ha spiegato ruvidamente che questioni di questo tip:
sono soggette a discussioni bilaterali. Le decisioni relative alle assunzioni seguono le indicazioni di legge appropriate.
Ma come è possibile che lo stato sierologico di una persona sia soggetto a “discussioni bilaterali”? E poi, che interessa a una compagnia aerea se un dipendente è sieropositivo o sieronegativo? Se le cose stessero così sarebbe davvero un momento terribile per i diritti dei lavoratori e soprattutto per le vite di chi ogni giorno deve fare i conti con l’Hiv.
Fonte: http://www.queerblog.it/post/10374/lila-contro-lufthansa-italia-non-assume-sieropositivi
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta