PC
TESTATO SU
PC
Genere: Avventura grafica
Sviluppatore: Geeta Games
Produttore: Geeta Games
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 01/11/2013
Le classiche avventure punta e clicca appartengono ad un genere che da lungo tempo ormai sembra non godere più del favore del grande pubblico, così concentrato sulla grafica fotorealistica e sulla spettacolarità cinematografica. Fortunatamente però, come ricordiamo quasi quotidianamente nelle nostre recensioni, grazie al crowdfunding ed al suo successo sempre più dirompente possiamo allungare le nostre mani su interessanti progetti ed idee innovative di piccoli studi di sviluppo i quali, altrimenti, non sarebbero mai riusciti raggiungere i consueti canali di distribuzione. Kickstarter è forse il metodo più utilizzato ed accessibile per quanti intendano far conoscere velocemente i propri progetti nella speranza di suscitare l’interesse di noi finanziatori. Molti titoli recenti hanno visto la luce in questo modo, basti navigare tra le recensioni presenti nel nostro sito, come ad esempio The Banner Saga e Broken Age, per accorgersene. Anche Lilly Looking Through ha condiviso lo stesso percorso e, finalmente, possiamo dare il nostro verdetto.
La muta avventura di Lilly Looking Through inizia immediatamente senza tanti preamboli, con un pretesto abbastanza elementare nonché l’unico punto fermo tra uno stage all’altro: un sottile e misterioso nastro rosso sfugge al controllo della piccola protagonista, la quale cercherà in tutti i modi di recuperarlo, attraversando come di consueto mille peripezie. Inizia qui il percorso della tenera ed impacciata Lilly, che dovrà trovare il modo di districarsi, come ogni avventura grafica che si rispetti, tra gli enigmi che permeano la surreale atmosfera di ogni stage. Fortunatamente Geeta Games, il piccolo studio di sviluppo, non si è limitato a riproporre la canonica formula dei punta e clicca, bensì ha introdotto una interessante e valida aggiunta al gameplay che dona la giusta varietà ai rompicapi, altrimenti abbastanza semplici ed intuitivi. Lilly infatti riesce ad entrare in possesso di uno speciale paio di occhiali che le consentono di estraniarsi dall’arida realtà presente vedendola, letteralmente, con gli occhi del passato. Questo espediente ha permesso di creare enigmi interessanti, basati sul continuo intersecarsi del passato col presente che invita il giocatore ad allargare il proprio ragionamento verso l’importante concetto di azione e conseguenza. Molto spesso, ciò che Lilly fa indossando gli occhialoni, cioè nell’ambiente passato, si riverbera in quello presente, permettendo così alla piccola protagonista di superare ostacoli altrimenti insormontabili ed accedere allo stage successivo. Lilly non possiede un inventario; gli oggetti che si possono utilizzare sono limitati a pochissimi, sporadici, casi ed essi devono essere presi e mossi non da Lilly, ma direttamente dal giocatore, come se avesse il controllo fisico di quegli oggetti. Una segnalazione merita anche la funzionale schermata minimal, per nulla invasiva, che lascia il dovuto primo piano all’azione di gioco. Anche i controlli sono assolutamente essenziali, limitati al classico tasto sinistro del mouse. Un unico appunto deve essere mosso all’assenza di qualsiasi opzione di salvataggio e di checkpoint intermedi nelle schermate; nel caso in cui doveste per qualche astrusa ragione uscire dal gioco i progressi compiuti nello stage andranno persi, con la conseguenza di dover iniziare, una volta rientrati, dal punto di partenza del livello.
Va detto, comunque, che nonostante quanto messo in campo dagli sviluppatori sia di sicuro interesse, per quanto concerne gli enigmi non siamo al cospetto di una curva di difficoltà incredibilmente elevata, anzi risulta vero il contrario. I rompicapi, ad ogni buon conto ben proposti ed abbastanza impegnativi all’inizio (anche se sempre alla portata di tutti), tendono a calare di intensità e difficoltà dove ce ne sarebbe più bisogno, ossia nelle battute finali. Questo va necessariamente correlato alla scarsissima longevità dell’avventura, che permette di essere completata con calma in 2-3 ore al massimo. Inoltre, va da sé che a causa della tipologia di gioco anche il fattore “rigiocabilità” ne risente non poco. Infatti, una volta capito il meccanismo ed aver completato il gioco, non si sente quell’irrefrenabile desiderio di ricominciare.
Il comparto grafico rimanda, soprattutto durante le sezioni nel “passato”, ad un’atmosfera onirica e fiabesca quasi fuori dal tempo in netta contrapposizione con la realtà presente. Nulla da eccepire; splendidi fondali egregiamente presentati si coniugano bene con le sparute animazioni ambientali e con i movimenti della tenera ed impacciata protagonista che si trova ad attraversarli. Anche il comparto audio svolge a dovere il proprio lavoro e costituisce la base perfetta per l’atmosfera fiabesca del titolo. Se vi state domandando la quantità di risorse necessarie al vostro PC per farlo girare fluido, non vi dovete preoccupare: sono davvero minime, visto che Lilly si adatta alla grande anche su un hardware che non conosce l’espressione “performante”.
Ci si affeziona praticamente subito alla piccola protagonista, complice anche una cornice trasognata, con i suoi paesaggi fiabeschi e fuori dal tempo. L'interessante scelta di legare passato e presente in un continuum indissolubile per la risoluzione dei rompicapi si dimostra, sin dalle prime battute, vincente ed intrigante. La qualità generale purtroppo inciampa e scivola nel finale, appesantita anche dalla scarsissima longevità del titolo. Per quel poco che dura, risulta comunque intenso. Peccato però, perché al traguardo mancava così poco. ZVOTO 6.5