Lilly Wachowski: "Transgender e fortunata, grazie alla mia famiglia e a mia sorella Lana"

Creato il 09 marzo 2016 da Lightman

di

Emanuele Biotti

Lilly Wachowski, fino ad oggi nota come Andy, si è dichiarata persona transgender e ha raccontato di aver intrapreso un percorso di transizione proprio come la sorella Lana.

In un comunicato stampa del Windy City Times di Chicago, la regista ha dichiarato di aver ricevuto spesso pressioni da molti giornali che la spingevano a raccontare la propria transizione, ma di non amare l'intrusione della stampa nella vita privata delle persone: "Mia sorella Lana e io abbiamo evitato spesso la stampa, ma sapevo che prima o poi avrei dovuto fare coming out. E' abbastanza difficile nascondere di vivere come una persona transgender. Avrei voluto più tempo per sentirmi a mio agio, ma a quanto pare non è una decisione che sta solo a me" ha spiegato Wachowski. "Da un anno mi aspettavo con timore un titolo sui giornali tipo ' Cambio di sesso shock, i fratelli Wachowski ora sono sorelle!', una notizia che per due volte ha rischiato di uscire. Avrei voluto parlare dei pericoli del fare outing su una persona trans, sopratutto in relazione alle statistiche di suicidi e omicidi" rivela la regista, "Gli editori di quei giornali, comunque, non hanno pubblicato una storia che avrebbe potuto avere effetti devastanti" ha ricordato Wachowski, citando il suicidio di Lucy Meadows dopo che un giornale aveva pubblicato un articolo intitolato "Non è soltanto nel corpo sbagliato, fa anche il lavoro sbagliato".

"Essere transgender non è semplice, viviamo in una realtà che ti costringe spesso ad affrontare la tua vita in un mondo che ti è ostile. Io sono fortunata: ho una famiglia che mi sostiene e denaro per permettermi dottori e terapisti che mi hanno accompagnata in questo cammino. Molte persone transgender che non hanno questi privilegi non possono farlo, e spesso non sopravvivono" ha ricordato Lilly. "Sì, sono una persona transgender. Ho compiuto un percorso di transizione, come sanno mia moglie, la mia famiglia e i miei amici. E, naturalmente, grazie anche alla mia meravigliosa sorella, che ha intrapreso questo percorso prima di me. Senza di loro non sarei dove sono oggi" ha dichiarato la regista, che ha ricordato: "Queste parole, ' transgender' e ' transizione' sono difficili per me, perché entrambe hanno perso la loro complessità nel comune sentire. Mancano di sfumature nel tempo e nello spazio. Essere transgender è qualcosa in gran parte inteso come all'interno dei termini dogmatici del maschile o del femminile. E ' transizione ' conferisce un senso di immediatezza, un prima e un dopo, da un termine all'altro. Tuttavia la realtà, la mia realtà, è una transizione che dura tutta la vita, attraverso lo spazio infinito tra maschile e femminile, proprio come è infinito lo spazio tra zero e uno. Dobbiamo elevare il dialogo ben oltre i termini del sistema binario, che è un falso mito."

Le Wachowski hanno diretto Bound, la trilogia di Matrix, Speed Racer, Clout Atlas e Jupiter - Il destino dell'universo e hanno recentemente sviluppato la serie Sense8 per Netflix.

FONTE: Windycitymediagroup

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