Limoncello: liquore al limone home-made

Da Melazenzero

Lo conoscete tutti il limoncello, vero? Non ha bisogno di molte presentazioni. Con il primo esperimento di limoncello fatto in casa, però, chiudo un cerchio importante e raggiungo una tappa del mio percorso di crescita culinaria. Marmellate e liquori erano infatti degli scogli per me insuperabili, e per anni mi è toccato attendere che mi fossero "elemosinati" da chi in famiglia era più bravo di me e se li auto-produceva (famiglia allargata, eh.).
Diciamolo: marmellate e liquori (almeno un certo tipo di liquori, che forse dovrei paragonare ai rosoli) sono due prodotti tecnicamente molto semplici da preparare  e facili da comprare, ma il loro sapore non ha paragone quando riesci a farli in casa. Niente a che vedere.
Il mio handicap è che non ho la possibilità di avere delle buone materie prime: non ho alberelli, o piante alle quali attingere per avere la genuinità dei prodotti. Ma quest'anno mi sono adoperata, ed ho cercato di comprare prodotti biologici, o comunque di sicura origine.
E ce l'ho fatta. I primi tentativi sono sempre quelli che hanno bisogno di essere perfezionati, perché mancano di esperienza, ma ora posso affermare con certezza che lo so fare.
E mentre vi parlo di questo limoncello, le bucce di arancia sono in infusione nell'alcool, e in un'altra brocca sto preparando un rosolio. Con un pò di pratica ciascuno può trovare il proprio equilibrio, il connubio di sapori più gradito.
C'è infatti chi pesa i limoni prima di sbucciarli, chi si regola ad occhio, chi usa più o meno zucchero o acqua, e chi preferisce usare agrumi misti. E poi c'è la variabile "tempo di infusione.
Secondo me non c'è un'unica ricetta, dovete trovare la vostra. Questa è la mia.
Si chiama "Limoncello di Amelia", perché me l'ha insegnata la cugina di mio nonno, favignanese doc.
Post-Scriptum: sul riutilizzo degli scarti non sono riuscita ad ingegnarmi granché. Non so come conservare i limoni sbucciati (ovviamente il succo può essere surgelato a cubetti ed utilizzato anche per una granita o un sorbetto, ma noi non lo usiamo), e li ho semplicemente spremuti insieme alle arance, in una settimana di influenza.
Si potrebbe trovare il modo di farne una marmellata (ho una ricetta da provare).
Le bucce, dopo l'infusione, possono essere frullate e surgelate, oppure essiccate ed utilizzate nella preparazione di dolci o di secondi.

  • limoni raccolti entro febbraio, 4 o 5 a seconda delle dimensioni
  • alcool, 500ml
  • acqua, 500ml
  • zucchero, 400g (per me è anche troppo, vanno bene anche 350g) 

Scegliete dei limoni non trattati, di bell'aspetto, senza imperfezioni sulla buccia.
Lavateli accuratamente e spazzolateli.
Quindi, con un pelapatate o un coltello affilato, prelevate solo la parte gialla della buccia, quella che contiene gli olii essenziali che daranno sapore ed aroma al vostro liquore.
Mettete in una brocca o in un recipiente stretto e lungo l'alcool e le bucce in infusione.
Il tempo varia da due giorni a una settimana, più li tenete più sarà alcolico il vostro liquore.
Io le ho tenute 6 giorni, avvolte, al buio.
A questo punto scaldate leggermente l'acqua in modo da sciogliere perfettamente lo zucchero, formate uno sciroppo.
Trascorsi 6 giorni le bucce dei limoni saranno diventate quasi bianche e l'alcool si sarà colorato di giallo.
Versate l'infuso nello sciroppo, filtrandolo dalle bucce e da eventuali impurità.
Mescolate ed imbottigliate.
Pur non essendo deperibile, grazie alla presenza dell'alcool, va consumanto entro qualche mese.
Rende bene sin dal giorno successivo all'imbottigliamento (per la verità era buono anche subito!).limoncello

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