Linda norgrove , cooperante britannica , forse rimasta uccisa da fuoco amico

Creato il 12 ottobre 2010 da Madyur

Il comandante della missione Isaf in Afghanistan, David Petraeus ha ordinato un’inchiesta sulla morte di Linda Norgrove, la giovane cooperante britannica rapita in Afghanistan il 26 settembre e morta durante un blitz delle forze Nato per liberarla. Petraeus ha ordinato «un’indagine sulle circostanze che hanno portato alla morte dell’operatrice umanitaria britannica Linda Norgrove» si legge in un comunicato del comando delle forze statunitensi in Afghanistan. «Dai primi elementi emerge che l’esplosione era stata provocata da uno dei rapitori che si trovava molto vicino» all’ostaggio.
«Un’analisi ulteriore dei video di sorveglianza e i colloqui con i membri della squadra di salvataggio non permettono di determinare in modo conclusivo la causa del decesso» , sottolinea il comando americano. L’inchiesta è condotta dalle forze statunitensi, ma i militari britannici sono «invitati» a parteciparvi, sottolinea il portavoce delle forze Usa . Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che Norgrove «potrebbe» essere rimasta uccisa nell’esplosione di una granata lanciata dai militari Usa intervenuti per liberarla. Tesi diversa da quella espressa dal governo britannico soltanto sabato, quando il ministero degli Esteri aveva assicurato che la giovane donna era stata «uccisa dai suoi rapitori».
In una conferenza stampa Cameron ha riferito di aver informato la famiglia Norgrove degli «sviluppi profondamente angoscianti», e ha difeso la decisione di intraprendere la rischiosa missione di salvataggio. I familiari della cooperante, ha assicurato, erano perfettamente al corrente della decisione presa dal ministro degli Esteri William Hague con il suo pieno sostegno.
L’operazione è stata condotta dagli americani anziché dalle forze britanniche solo perché riguardava una zona sotto il comando Usa, ha spiegato il primo ministro inglese. «Sapevamo con certezza che la vita di Linda era in grave pericolo e l’operazione era la migliore opportunità per salvarle la vita» ha detto ai giornalisti.
«Ovviamente ripenserò cento volte se sia stata o meno la decisione giusta, ma sono profondamente convinto che lo fosse» ha proseguito Cameron che, rivolgendosi ai genitori della vittima, ha assicurato che farà «tutto il possibile per stabilire la verità dei fatti e dare loro certezza su come la figlia sia morta».

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