Liprando presenta Cosa Rimande, nuovo video

Creato il 04 dicembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

Il video di “Cosa rimane” sarà presentato Sabato 7 dicembre in occasione del mini live set che Liprando realizzerà come open-act di Massimo Zamboni. L’ex Ccccp/CSI presenterà “Prove tecniche di resurrezione. Reading acustico sul cadere dell’ultima ora” in occasione dell’inizio della Rassegna musicale e di poesia “Sessioni Pagane” che si terrà nella città di Pagani in provincia di Salerno.
Maggiori info https://www.facebook.com/subeventi.pompei

Note BRANO: Il brano intende esprimere la consapevolezza del sottile inganno che accompagna la vita di ognuno; l’inganno che ci prende da bambini, promettendoci vita, bellezza, infinito per poi consegnarci da adulti le consapevolezze dei nostri limiti e vincoli. Ogni cosa ed ogni momento, anche quelli che appaiono più preziosi o importanti, affetti e amicizie, tappe e traguardi, dolori e sconfitte diventano niente, nell’incedere del tempo e nella consunzione delle memorie che provvisoriamente li custodiscono. In particolare, in un mondo che non è stato in grado di compiere le scelte giuste, che non ha saputo conservare la bellezza nella vita di ogni giorno, queste consapevolezze divengono ancora più schiaccianti e disperate. L’unica possibilità di salvezza è allora quella di conservare più che mai l’ingenuità e la bellezza dell’essere bambini che, inconsapevoli di tutto questo, “corrono contro il vento” e le irrimediabili consuetudini dell’esistenza, eludendo l’inganno e sconfiggendo, pur se illusoriamente, il vuoto e l’aridità di un tempo adulto, effimero ed insensato.

VIDEO: Il video legge tra le righe della canzone e nelle sue atmosfere, proponendo immagini e sensazioni che nel loro potere evocativo ben rappresentano i contenuti di fondo del brano: il senso di un tempo perduto, di vite consumate e dimenticate, di una vicenda umana che per quanto possa volare alto, irrimediabilmente è destinata a fallire nella corsa del tempo. La raccolta di vecchie e nuove immagini presentate e montate nel video sembrano infatti voler dare proprio il senso di una corsa vertiginosa, nella quale presente e passato sembrano perdere significato. I vecchi filmini, le vecchie foto, oggetti antiquati e consumati sembrano volerci dire che nulla può sopravvivere, a parte le fievoli memorie che essi provvisoriamente custodiscono. L’unica nota di bellezza è nei volti dei bambini che, ignari di tutto questo, sembrano infiniti nei loro sguardi, lasciando uno spazio al senso pieno di una nostalgia che, pur se con sottile amarezza, apre all’idea che vi sia qualche possibilità di resistere all’ineluttabile, conservando l’ingenuità e la potenza dell’istinto di speranza che alberga in ogni bambino.

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