In Fitoterapia, della liquirizia, vengono utilizzate esclusivamente le radici, raccolte nel loro periodo balsamico che corrisponde ai primi mesi autunnali.
I principi attivi della liquirizia possono essere raggruppati in tre grandi classi: flavonoidi, saponine, cumarine e fitosteroli. Guardiamoli più da vicino e descriviamo gli effetti benefici della liquirizia sulla salute.
- Saponine: si tratta di composti dal sapore amaro, abbondanti nei legumi.Tra le principali azioni farmacologiche vi sono attività antimicrobica, antitumorale, ipocolesterolemizzante. A elevate dosi, però, possono provocare anemia e perdita di sali minerali. Per scongiurare il pericolo di tossicità delle saponine è opportuno lasciare in ammollo i legumi secchi, essendo accorti a rimuove la "schiumetta" che si forma. Per i legumi in scatola, è necessario sciacquarli in abbondante acqua corrente prima di prepararli per la cottura.
- Cumarine: sono sostanze largamente diffuse nel mondo vegetale che devono il nome al loro precursone, il 5,6-benzo-2-pirone, meglio conosciuto con il nome di Cumarina. Tra le principali azioni ascritte alle Cumarine ritroviamo quella flebotonica, spasmolitica, anticoagulante, antibatterica e antinfiammatoria. Sono controindicate in soggetti in terapia con anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici e in gravidanza e allattamento.
- Fitosteroli: come suggerisce il nome, si tratta di composti di natura sterolica presenti nei vegetali. Data la natura chimica che ne favorisce l'assorbimento, i fitosteroli presentano una elevata biodisponibilità. La loro principale azione è quella ipocolesterolemizzante. A elevate dosi possono ridurre l'assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) - PER SAPERNE DI PIU' SULLE VITAMINE LEGGI L'ARTICOLO "Vitamine, dalla a alla z"
- Flavonoidi: sono una grande famiglia di composti che comprende varie sottoclassi, flavonoli, proantocianidine, isoflavonoidi, flavoni, flavanoni. Tra le principali azioni farmacologiche vi sono quella antiossidante, antineoplastica, preventiva dei disturbi della menomapusa e dell'osteoporosi, protettiva sul sistema cardiovascolare. A elevate dosi, però, possono essere tossici, in particolare, mutageni, pro-ossidanti, inibitori dell'assorbimento di iodio, inibitori del metabolismo ormonale.