Liquore di limone della Petronilla

Da Patiba @patiba1

“Tu, tanto orgogliosa della tua ricca dispensa, vorresti aggiungere un’altra bottiglia di liquore a quelle che ti compiaci di vedere lì allineate?
Allora, versa, in un fiasco, 100 grammi di alcool fino, quattro chiodi di garofano, una stecchina di vaniglia lunga un dito, un pezzetto di corteccia di cannella lungo mezzo dito e tutto il giallo (ma solo il giallo) che, con un coltellino  affilatissimo, riuscirai a ritagliare dalla buccia di quattro limoni sani e grossi. Tappa il fiasco, sbattilo, riponilo in dispensa e non scordare di dargli ogni giorno un’altra sbattutina.
Dopo otto giorni poni a fuoco, in una casseruola, 500 grammi di zucchero e altrettanti di acqua; fa bollire per due, tre minuti e lascia raffreddare.
Scola nella casseruola l’infuso; schiaccia bene bene con il dito le listarelle gialle trattenute dal colino per spremerne così l’alcool totalmente; unisci altri 300 grammi di alcool, mescola, imbottiglia, tappa, incolla l’etichetta “liquore di limone” e riponi la… nuova inquilina presso le vecchie della tua popolata dispensa”. “Liquori, bibite, sciroppi, coppe, tazzine” – Le perline di Petronilla – Ed. Sonzogno – 1946

Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»