Lirico :conferenza stampa del 29 novembre 2014

Creato il 30 novembre 2014 da Nonzittitelarte

Trascrizione registrazione audio
Consiglieri:
M° Giorgio Baggiani;
Ing. Gualtiero Cualbu;
Dott. Giovanni Follesa;
Dott. Maurizio Porcelli.

Ing. Gualtiero Cualbu:
Come sapete noi siamo quattro Consiglieri in carica regolarmente ma scaduti, e che resteranno in
carica fino alla nomina dei nuovi Consiglieri.
Questa nomina avviene in ritardo perché in ritardo si è approvato il nuovo Statuto, esso è adesso
arrivato unitamente al Decreto di approvazione da parte del Ministero pochi giorni fa, è stato
trasmesso a tutti i soci della Fondazione e quindi i soci, a questo punto, devono provvedere alla
nomina dei cosiddetti Consiglieri del Comitato di Indirizzo come la nuova legge prevede.
Questi Consiglieri riunendosi dovranno poi nominare il nuovo Sovrintendente o riconfermare il
Sovrintendente in carica.
Tutti i Consigli di amministrazione dei teatri Italiani scadevano a fine anno e tutti hanno provveduto
ad approvare per tempo lo Statuto, Cagliari è stato l’ultimo e solo su sollecitazioni molto forti del
Ministero, tutti i teatri hanno approvato la nuova stagione lirico sinfonica per il 2015.
I teatri, normalmente a ottobre perché così dice lo Statuto vigente, presentano la stagione al
Consiglio di Amministrazione, e in questo Teatro il Sovrintendente l’ha presentata il 2 ottobre.
Tenete presente che il Sovrintendente è pagato per fare proprio questo: per fare la stagione lirico
sinfonica, per presentarla, farla approvare al consiglio e comunicarla al pubblico così da poter fare
gli abbonamenti e soprattutto perché i lavoratori del teatro conoscano con chiarezza cosa dovranno
fare il prossimo anno e tutta la struttura del teatro, dai responsabili della produzione, ai direttori
d’orchestra, ai direttori del coro, ai tecnici, agli scenografi e agli amministrativi abbiano davanti un
progetto che devono portare avanti sotto la guida del Sovrintendente. Bene, Cagliari è l’unica che
questo non l’ha fatto, perché dal 2 ottobre sono stati fatti 4 consigli d’amministrazione con all’ordine
del giorno questo punto che viene sempre, regolarmente, spostato. C’era stato l’impegno messo nero
su bianco, quindi a verbale, per poterlo concludere comunque entro i primi di novembre, ma così
non è avvenuto. Quindi oggi ci troviamo in questa difficilissima situazione e si rischia che all’inizio
del 2015, i 300 lavoratori che stanno in teatro non sappiano cosa fare. Si può rischiare addirittura un
mese di blocco, pensate che il Teatro costa 2 milioni di Euro al mese… non aggiungo altro.
Peraltro, fatto secondo me molto importante, il pubblico ha bisogno di sapere come sarà la stagione,
perché si possa organizzare in funzione della stagione: la vede, viene a fare gli abbonamenti, i
biglietti. Il Teatro, in altri termini, è una macchina che risponde a delle logiche diverse da quelle che
attualmente ha il Presidente di questa Fondazione. I tempi sono dettati dalla macchina Teatro che
funziona con la velocità ed i tempi giusti, mentre il Consiglio di Amministrazione, oggi, non
funziona così.
Cosa sta succedendo in conseguenza di questo fatto?
Che unitamente alla stagione si approva anche il bilancio di previsione 2015, quindi sono due atti
fondamentali,
Succede che non potendo presentare la stagione non vengono venduti abbonamenti e biglietti,
significa che in termini di liquidità, manca al Teatro 1.800.000 Euro, solo per questo aspetto.
A questo aggiungiamo che purtroppo, ma questa è una storia vecchia, tutti i soci delle Fondazioni,
in genere, pagano con un certo ritardo. Ad onor del vero, il Ministero, anche se in ritardo, ha pagato
quasi tutto. La Regione, pur in una crisi diabolica, ha pagato una parte e deve ancora circa
1.000.000 di Euro. Il grande debitore resta sempre il Comune di Cagliari, che nel 2014 ha dato
200.000 € e deve dare 2 milioni. Ma non solo… l’opera I Shardana, che vi ricorderete, una
produzione del 2013, per ragioni che, veramente, a noi Consiglieri sono ancora sconosciute,
prevedeva una convenzione tra Regione e Comune di Cagliari, che incassava le somme e le girava
alla Fondazione Teatro Lirico. Bene, questa Fondazione, ad oggi, non ha incassato, e deve incassare
per questa operazione 1.410.000 Euro.
Vuol dire che ci si ritrova in crisi di liquidità e questo significa in un certo senso strangolare il
Teatro creando un danno a tutti: un danno all’immagine, ai lavoratori, che hanno diritto di avere
quello che gli spetta, allo stesso Consiglio, che viene messo in serio imbarazzo proprio da questi
ritardi. Normalmente il Comune di Cagliari pagava all’inizio dell’anno successivo, perché hanno una
convenzione per cui pagano a consuntivo, previo però, congruo acconto.
Devo dire che i precedenti Presidenti, se c’era necessità di cassa, anticipavano le somme in funzione
di questi fabbisogni e, alla fine pagavano il conguaglio. Questo per significare le difficoltà che ci
sono e che ci sono state da sempre, nel condurre un Teatro da parte di un Sovrintendente, in un
clima di contrapposizione.
Normalmente il Sovrintendente viene scelto all’unanimità dai Consiglieri d’Amministrazione,
questo è l’unico caso in cui purtroppo questo non è avvenuto, e questo ha trascinato con se tutta una
serie di fatti abbastanza rilevanti che voi conoscete meglio di me. Per fortuna la professionalità del
Sovrintendente e le professionalità di tutti quelli che lavorano in teatro hanno supplito ai problemi
del Consiglio di Amministrazione e tutti sapete che la stagione è stata straordinaria, che c’è stato un
46% di incremento delle recite sulla lirica (vendite sugli abbonamenti della lirica), che c’è stato
addirittura un turno in più del normale, i famosi turni estivi in più per cercare di usare il Teatro
anche a fini turistici, per far crescere la Città. Questo ha portato a circa 1 milione di ricavi in più,
cosa che non si era mai vista qui a Cagliari. Il nuovo programma 2015, prevede un ulteriore
incremento, pur mantenendo i prezzi degli abbonamenti assolutamente bassi, i più bassi tra tutte le
Fondazioni, questo possiamo anche dirlo.
Allora mi chiedo: noi, arrivati a un certo punto, avendo fatto circa 5 richieste di convocazione
urgente per approvare la stagione, avendola portata in consiglio, non si è potuta approvare perché
sempre spostata in avanti, riteniamo che questo comportamento sia: primo, un abuso; secondo,
lesivo degli interessi della Fondazione, lesivo degli interessi dei lavoratori, lesivo degli interessi del
pubblico. Non capiamo fino a che punto e dove il Presidente voglia arrivare, devo dire la verità, ci
viene difficile anche capire cosa intenda fare.
Troviamo la questione molto delicata anche perché voi conoscete le vicende giudiziarie che sono
capitate, questo ci preoccupa perché si stanno confondendo le questioni, cioè si sta radicalizzando
uno scontro che è più uno scontro tra persone, o meglio lo scontro lo fa il Presidente, non il
Sovrintendente, che è stato molto lineare e collaborativo in tutto. E quindi in questa situazione il
conto lo paghiamo tutti.
La stessa Regione è fortemente preoccupata, così come il Ministero, per cui l’auspicio è che venga
approvata immediatamente la stagione, non ci sono più spazi per non farlo. Pensate che la stagione
deve iniziare il 10 gennaio, è assurdo, gli artisti se non gli viene firmato un contratto, disdicono, e
qualcosa è già successo, di molto importante peraltro.
Quindi noi ci siamo sentiti in dovere di far sapere a tutti, alla città che deve sapere che cosa sta
succedendo qui e che cosa è successo. Dall’insediamento di Zedda c’è sempre stato un confrontoscontro,
dove raramente abbiamo trovato dell’armonia, cosa che ci ha costretto a denunciare questa
situazione perché crediamo, proprio per la passione ed il bene che noi vogliamo a questa istituzione,
che sia necessario travalicare il Consiglio di Amministrazione e che la gente sappia che cosa sta
succedendo.
Per altro la RSU e sei sigle sindacali su otto hanno chiesto al Presidente di approvare la stagione e di versare i
contributi che il Comune deve alla Fondazione.
Le richieste sono state fatte, da parte dei Consiglieri, da parte del Sovrintendente, da parte dei
Sindacati, ma nulla è successo. Io credo di non dover aggiungere troppe altre cose…

M°Baggiani:
Buongiorno sono Giorgio Baggiani grazie per essere venuti.
Giusto due passaggi per sottolineare quello che l’Ing. Cualbu ha detto.
Il merito del successo del teatro credo che vada ampiamente riconosciuto ai lavoratori, nel senso
che questo è un teatro che ha la miglior compagine lavorativa che un Teatro Lirico possa avere oggi
in Italia e questo non c’è ombra di dubbio, ci viene riconosciuto dalle testate nazionali ed
internazionali. Così come diceva l’ingegnere, appunto, noi siamo passati ad un +46% di
abbonamenti e anche l’incasso è ovviamente proporzionalmente aumentato, e questo grazie anche
all’offerta artistica del cartellone oltre che ovviamente anche all’impiego delle nuove tecnologie che
come voi ben sapete, con i Google Glass hanno fatto il giro del mondo. Il nostro appello di oggi è
quello di dire che, nelle more della nostra prorogatio, noi siamo disponibili ad approvare le stagioni,
almeno sinfonica 2015 e siamo ovviamente al fianco di tutti i lavoratori.

Dott. Porcelli:
Ringrazio la stampa per essere presente, sono Maurizio Porcelli, Consigliere di Amministrazione.
La conferenza stampa di oggi, che avremmo voluto francamente evitare, ma siamo stati costretti a
riunirci perché la situazione del Teatro Lirico di Cagliari che, basta vedere i numeri, risulta essere
assolutamente soddisfacente, con un grande successo di pubblico, di opinione pubblica su tutto il
cartellone che sta andando a conclusione, purtroppo dall’altra parte sta accadendo una situazione
paradossale. La stagione è andata benissimo, sono stati venduti veramente tantissimi abbonamenti e
biglietti, e il pubblico si è riavvicinato al Teatro Lirico dopo diversi anni, soprattutto i giovani sono
presenti appunto agli spettacoli del Teatro Lirico di Cagliari, e questo mi pare, è un dato abbastanza
significativo. Tutto questo però può finire da un momento all’altro perchè appunto il fatto di non
aver approvato ancora la stagione lirico-sinfonica così come tutti gli altri teatri d’Italia hanno già
provveduto a fare, è necessaria una programmazione, ovviamente per dare continuità al lavoro che
all’interno di questo teatro tutte le masse artistiche e non, portano ovviamente avanti tutti i giorni,
cioè significa che una volta conclusa la stagione con l’ultima opera in cartellone a dicembre, il
teatro si blocca perché i lavoratori appunto non possono ovviamente più dare il loro contributo
perché il Teatro Lirico possa funzionare, perché non essendoci appunto nessuna stagione liricosinfonica
in atto, ovviamente si bloccherà il Teatro Lirico di Cagliari, cioè anziché andare avanti, si
torna indietro, per colpa solo di una persona: il Presidente della Fondazione Lirico-Sinfonica perché
le responsabilità sono soltanto sue, e solo sue, perché noi eravamo pronti a votare la stagione liricosinfonica
e ad aspettare poi che decisioni, anche più importanti, vengano prese dal nuovo Consiglio
di Indirizzo che appunto si insedierà, speriamo, nel più breve tempo possibile, io francamente
lancerei un appello anche per conto e per nome degli altri colleghi, al ministro Franceschini e al
Governatore Pigliaru, di nominare veramente nei prossimi giorni i rappresentanti di queste
istituzioni perché a quel punto il Presidente dovrebbe convocare immediatamente il nuovo consiglio
di indirizzo e, a quel punto, riuscire a riprendere il discorso che si è concluso alcune settimane fa.
Per quanto ci riguarda, noi da questo momento siamo autoconvocati all’interno del Teatro Lirico di
Cagiari perché, è un’autoconvocazione nel senso che, fino a quando non verrà approvata la stagione
lirico-sinfonica, noi ci auguriamo che il Presidente colga questo appello e nei prossimi giorni
convochi il Consiglio di Amministrazione, se le istituzioni preposte non nominano i loro nuovi
rappresentanti, approviamo la nuova stagione lirico-sinfonica, c’è un trend in crescita notevole di
entusiasmo da parte del pubblico, che chiede già alla biglietteria il nuovo cartellone, vogliono fare
gli abbonamenti, vogliono acquistare i biglietti. Ci costringono ad autoconvocarci per cercare di
uscire fuori da queste secche, che sono veramente pericolose, noi siamo in scadenza, potevamo
anche non fare tutto ciò, ma siccome ci teniamo molto al Teatro Lirico di Cagliari, alla Città di
Cagliari, alla Sardegna, e se ci tolgono anche la cultura Lirica, Sinfonica, io penso che si vada di
male in peggio. Voglio ricordare, e vado a conclusione, che il Consiglio comunale di Cagliari, un
anno fa votò una mozione presentata dalla maggioranza in consiglio comunale, e la minoranza tutta
aderì a questa iniziativa, dunque ci fu un voto unanime nel Consiglio Comunale per reintegrare
200000 euro tolti dai 2.400.000 Euro del contributo 2013 che sarebbero stati reintegrati e versati
nelle casse del Teatro Lirico di Cagliari. Alcuni giorni fa è stato votato l’assestamento di bilancio in
Consiglio comunale, e i 200.000 Euro sono spariti, nel senso che non sono stati purtroppo
accreditati nelle casse del Teatro Lirico. Allora, non entrano i soldi dei nuovi abbonamenti, non
entrano i 200.000 Euro del contributo 2013 non entrano altri soldi che devono arrivare dalla
Regione…beh insomma allora decidiamoci, se si vuole la morte del Teatro mettiamo il cartello
all’ingresso “chiuso” e non se ne parla più. Ecco perché, insomma, uniamo le forze e voglio
ribadirlo, non è una questione di colore politico, qui ci ritroviamo veramente nelle condizioni in cui
l’unione fa la forza, dunque cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione per salvare la più grande
industria dello spettacolo e culturale della Sardegna. Vi ringrazio.

Ing. Cualbu:
Se posso aggiungere un piccolo particolare: il bilancio preconsuntivo 2014 è stato approvato dal
consiglio, con una votazione strana…ma è stato approvato diciamo, con qualche dissenso di
qualcuno, però vorrei far capire che il bilancio del Teatro è in perfetto equilibrio, che mai
addirittura il costo degli spettacoli era stato così basso, quindi il costo per punto FUS, voi sapete che
il FUS paga i suoi contributi in base a certi punteggi, bene, il costo per ogni punto di FUS è il più
basso da quando questo Teatro è in funzione. Seconda cosa, abbastanza rilevante, questo
strangolamento di tipo finanziario genera un problema serio: che il tesoriere del Teatro, che è il
Banco di Sardegna è in una situazione, in questo momento, di difficoltà nel provvedere alla
liquidazione di quelli che sono gli stipendi, tenendo presente che la Fondazione, i soldi li ha per
poter pagare. Ci auguriamo che ci sia un malinteso, e che si chiarisca, come noi crediamo, Lunedì,
perché la Fondazione ha a disposizione le risorse per questo pagamento. E’ una situazione strana
che sta seguendo e gestendo il Sovrintendente. Speriamo che il prossimo consiglio di indirizzo
possa operare con maggiore tranquillità e serenità, ce lo auspichiamo tutti. Cosa poi succederà non
lo sappiamo, però il nuovo Statuto prevede una cosa molto importante: che il Presidente possa
essere il Sindaco o un suo delegato, valuterà il Sindaco cosa decidere, ma in una situazione anche
sua, complessa sul Teatro, per le note vicende, è auspicabile che non continuino a sorgere conflitti
come quelli che sono in corso.

Dott. Porcelli:
Riprendo e concludo l’ultimo intervento del Consigliere Cualbu: la delega è necessario che la dia
adesso, non aspettare il nuovo Consiglio di Indirizzo. Il Presidente deve delegare il ViceSindaco o
un Assessore della sua giunta per venire in Teatro e trattare gli argomenti del Teatro, ormai mi pare
che ci sia una certa frizione e incompatibilità, è meglio che deleghi, così il teatro potrà andare avanti
nel modo migliore possibile.
Ribadisco, noi siamo autoconvocati a partire da adesso, a oltranza, sin quando non viene approvata
la stagione lirico-sinfonica, siamo disponibili a qualsiasi ora di qualsiasi giorno come sempre siamo
stati abituati (gratis) perché stiamo venendo senza percepire neanche mezzo centesimo nel
Consiglio di Amministrazione, ad approvare la stagione lirico-sinfonica per il bene del Teatro Lirico
e di tutta la Sardegna, Grazie.

Vito Biolchini, domanda:
Se la Regione e Ministero nominassero i nuovi componenti, tecnicamente in quanto tempo il nuovo
coniglio di indirizzo e il nuovo Sovrintendente si insedierebbero?

M° Giorgio Baggiani:
Dipende dal Presidente, perché il Presidente convoca e stabilisce l’ordine del giorno.

Dott. Follesa:
Anche gli altri Consiglieri del Consiglio di Amministrazione dovrebbero prendere parte a questo
nostro appello disperato, per riuscire ad approvare la stagione, al di là del Presidente.

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