I consiglieri d’amministrazione si aspettavano la convocazione da un momento all’altro ma la lettera non è arrivata. All’ordine del giorno ci sarebbe dovuta essere la discussione sulla stagione sinfonica, come annunciato dal sindaco Massimo Zedda durante la riunione del Cda in cui si è approvato il Bilancio, a poche ore dalla vigilia di Natale. Invece tutto è rimandato all’inizio del 2014, quando oltre alle opere in cartellone e all’organizzazione della stagione (in forte ritardo, come denunciano i sindacati da tempo) si parlerà anche dell’ipotesi di adesione al fondo straordinario dedicato alle fondazioni liriche in difficoltà economiche.
Il ministero ha nominato un commissario ad hoc, Pier Francesco Pinelli, che ha spedito lettere a tutti i teatri lirici italiani. E ha diffuso una circolare per spiegare come dovranno essere i piani di risanamento che ogni struttura dovrà presentare. Sul piatto ci sono circa 100 milioni di euro. Per cinque teatri il destino era già segnato e l’adesione a questo percorso scontata, perché commissariati.
Alle altre nove fondazioni è stato chiesto di verificare se possano «far fronte ai debiti certi ed esigibili da parte di terzi». Tra questi anche il lirico di Cagliari. Al momento hanno risposto di sì in tre: il Carlo Felice di Genova, il Teatro Comunale di Bologna e infine l’Opera di Roma. Non è escluso che anche da via Sant’Alenixedda arrivi una richiesta di aderire al fondo, come il sindaco Massimo Zedda ha ipotizzato più di una volta, nonostante il bilancio in attivo.
Il problema è che la legge prevede alcuni punti “inderogabili” per i piani di risanamento. Ad esempio, la ristrutturazione del debito e la «riduzione della dotazione organica del personale tecnico e amministrativo fino al 50 per cento». Per il personale eventualmente in eccesso ci sarebbe un trasferimento alla Ales (Arte, lavoro e servizi, una spa controllata dal ministero). Particolari che ovviamente preoccupano i dipendenti. Ma alla prossima riunione del Cda, a gennaio, il mistero verrà chiarito.
Intanto anche la fondazione del Lirico dovrà adeguare entro il prossimo il proprio Statuto (che entrerà in vigore entro 1 gennaio 2015) alle nuove disposizioni di legge. Tra le novità, la diminuzione dei rappresentanti del Cda e la possibilità per il sindaco di nominare presidente un suo rappresentante. Ma la novità più importante riguarda il sovrintendente, che in futuro sarà nominato dal ministro.
Michele Ruffi
FONTE: Unione Sarda