La Regione Siciliana ha deciso di blindare le proprie autostrade. L’Assessore dell’Economia Gaetano Armao ha sentenziato “Qui l’Anas non metterà mai piede”. Così è stata la risposta della giunta siciliana all’iniziativa del presidente Anas che dà corso alla revoca della concessione delle autostrade disposte a luglio dal ministro Matteoli. Il consorzio siciliano ha gestito per 40 anni le grandi arterie isolane : Palermo – Messina, Messina-Catania, e Siracusa-Gela.
Oltre 650 le infrazioni contestate al consorzio siciliano per le pessime condizioni delle tratte gestite : gallerie non illuminate , guard-rail datti a più strade provinciali che a grandi collegamenti, pavimentazione non idonea e numero d’incidenti elevato rispetto alla media dei transiti.
Gli ultimi capi d’accusa formulati per un ente regionale che in questi anni ha fatto registrare numeri da record. Tutti negativi. Come il clamoroso rapporto di due casellanti per ogni chilometro di autostrada , dato che si riflette sulla spesa per il personale : il 45% degli incassi va per le buste paga dei dipendenti, contro una media del 30% nella altre tratte italiane. C’era , secondo il ministero, tutta la possibilità di rottura.
Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, ha nominato un dirigente , Mastrangelo, come nuovo responsabile delle autostrade siciliane. Ma per svolgere il lavoro Mastrangelo deve avere accesso al consorzio siciliano. E la giunta Lombardo ha giocato in anticipo “Bisogna impedire l’ingresso negli uffici a ogni soggetto privo di legittimazione” ha scritto Armao al commissario del consorzio, Rino Beringhelli.
La giunta siciliana vuole salvaguardare il patrimonio del consorzio autostrade. Quindi questo vuol dire che la Regione non vuole cedere all’Anas gli incassi dei pedaggi e delle royalties. Vale 85 milioni di euro all’anno. “Si vuole perpetrare uno scippo” urla il governatore Lombardo ed ha predisposto il ricorso al Tar. Il governatore minaccia una richiesta di risarcimento di 5 miliardi di euro “Le autostrade siciliane sono state realizzate anche con i soldi della Regione” tuona Lombardo.